La Roma resta al Verde, ma il giovane giallorosso è l'unico a brillare nella serata dell'Olimpico

Giovedì 19 Febbraio 2015 di Alessandro Angeloni
La Roma resta al Verde, ma il giovane giallorosso è l'unico a brillare nella serata dell'Olimpico
Forse doveva giocare con il Parma e comunque domenica scorsa quando è entrato ha fatto il suo e anche di più, in una squadra molto imballata, scarica e senza idee. Con il Feyenoord, Garcia gli regala la maglia da titolare per l'esordio in Europa. Battezzato come meglio non poteva, almeno lui, almeno per la sua prestazione. Un guizzo di qua, un guizzo di là, sicuro, con personalità, sempre nel vivo, mai nascosto trai grandi. Lui grande già si sente, pur essendo un 1996, apparentemente parcheggiato nella prima squadra. Si mette subito in evidenza entrando di prepotenza nel gol della Roma: giocata di fino sulla corsa di Torosidis e palla in mezzo per Gervinho. Garcia gli chiede un lavoro di ripiegamento e Daniele si applica anche in quello: non solo dribbling, non solo fughe verso la porta, ma anche qualche scivolone su palloni sporchi e potenzialmente pericolosi. Poi, la squadra sviene sul campo, come ormai spesso le capita, e lui scompare, proprio quando meno te l'aspetti. E' il destino dei giovani: se tutto fila, loro portano entusiamso, ma non possono essere i "cuccioli" a tirarti fuori dai guai. Almeno non sempre. Non ci si può certo aspettare da un diciannovenne tanto di più, ma quel che fa è già un bel po'. In attesa che tutto torni a funzionare come prima.
Ultimo aggiornamento: 21:46
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci