Roma, la sconfitta di Milano e quello scarso contributo dei nuovi arrivati

Venerdì 31 Agosto 2018 di Alessandro Angeloni
Roma, la sconfitta di Milano e quello scarso contributo dei nuovi arrivati
Milano. Marcano aveva zero minuti in serie A, Karsdorp si era fermato agli 82 ma della partita con il Crotone all’Olimpico nello scorso ottobre e Nzonzi era entrato ad inizio ripresa lunedì con l’Atalanta e a San Siro per la prima volta vestiva la maglia da titolare. Questi tre la serie A, in pratica, non la conoscevano e il mezzo battesimo di Milano non poteva che essere toccante. Per chi più, per chi meno. Prendi Nzonzi, che gli vuoi dire? Giudicando la prestazione generale, al netto della condizione fisica non eccellente, siamo sulla sufficienza abbondante. Posato, prestante, lucido... Poi che succede? Succede che il francese si addormenta a due secondi dalla fine, annebbiato forse proprio dalla stanchezza, e regala il pallone a Higuain, che imbuca Cutrone per la vittoria. E la Roma torna all’inferno. Una macchia pesante su una prestazione tutto sommato incoraggiante. Capita, non dovrebbe (specie in questo momento), ma capita.

E la Roma non era nemmeno abituata a perdere in trasferta, lo scorso anno era successo (in campionato) solo una volta, a dicembre con la Juve. Tornando agli altri “esordienti”, che non sono certo andati meglio di Nzonzi. Marcano benino in avvio, poi l’impennata verso il basso, una distrazione e Kessie gli mangia le spalle. Gol. Addio tenuta psicologica, l’esordio diventa orribile, sempre di più. Di Francesco non gli dà una mano e lo toglie a fine prime tempo. E poi, Karsdorp. Che prova a sentirsi subito attivo e presente. Scatta, ma a vuoto. Copre e non benissimo. A suo agio mai, specie quando la Roma si schiera con tre difensori. Un ragazzo, l’olandese, in chiara difficoltà fisica, non è facile essere reattivi, su un campo del genere, dopo la lunga inattività e due operazioni al ginocchio. Al suo posto entra Santon, che riesce quasi a fare peggio. Ma Santon non è un esordiente della A, semmai lo è con la Roma (e non dal primo minuto). Ma stavolta l’ex interista lasciamolo fuori.

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