Festa, passione e rivalità: il tempio di Anfield pronto ad accogliere 4000 tifosi giallorossi

Lunedì 23 Aprile 2018 di Alessandro Angeloni
Selfie per Nainggolan ad Anfield

dal nostro inviato LIVERPOOL La Roma arriva poco dopo le 18,30 ad Anfield, il campo è perfetto, accogliente, c’è vento ma domani sera, assicurano i malati del meteo, si calmerà. Lo stadio è un monumento moderno, c’è lo store, c’è un museo, c’è una stanza dedicata a Steve Gerrard, il capitano con la c maiuscola, anzi con la k maiuscola. La k di Kop, che è il tempio nel tempio, il palcoscenico dei tifosi, caldissimi, qui in zona Everton, un distretto di Liverpool caldo come i suoi sostenitori. Quelli della Roma stanno arrivando pian piano, in due tronconi: uno oggi, il grosso arriverà domani, il giorno della partita. Saranno circa 4000, che alloggeranno nella Road stand. I sostenitori della Roma verranno tenuti a distanza dai rivali del Liverpool, soprattutto lontano dalle bevande alcoliche, che potranno essere consumate solo nei pub. Come sempre, sono le classiche misure di sicurezza per questi eventi. La città è calma, i pub sono bollenti.
 


Come l’atmosfera che vedremo ad Anfield martedì alle 20,45. In palio c’è l’accesso alla finale di Champions, una sfida tra Klopp e Di Francesco, due tecnici simili ma dalle esperienze diverse. Il tedesco in finale già è andato, l’ha persa però contro il Bayern Monaco.
Eusebio è all’esordio, ma i “pivelli” possono regalare sorprese. Non si sa mai. I tifosi, di Liverpool e Roma, hanno già vinto. Lo sappiamo da oggi, perché al ritorno ci sarà lo “spettacolo” di rivincita. Perché la gente gioca una partita a parte. Sempre. Poi la partita, che sarà sarà. 


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