Roma, Perotti: il turbo giallorosso dal primo all'ultimo minuto

Sabato 18 Novembre 2017 di Alessandro Angeloni
Roma, Perotti: il turbo giallorosso dal primo all'ultimo minuto
Perotti dal primo all'ultimo minuto. Con forza. Un turbo. Un gol, su rigore, e giocate di altissima scuola. Diego, non più Dieguito, ha trovato quella che gli è mancata quando il suo talento era ancora troppo giovane e fresco e il futuro era vicino: la continuità. Ha sconfitto la sfortuna, fisicamente è a posto, ha trovato un allenatore, Di Francesco, che lo fa sentire importante ed ecco il risultato. Perotti si sente protagonista e gioca da protagonista, tutte le partite. E decide. Il rigore è quasi un'inezia rispetto al lavoro che fa per tutta la partita: va su e giù con la palla sempre incollata al piede. Il derby è bello, lui ci si specchia dentro con il fascino del giocatore che parte con la palla al piede e ti guarda dentro gli occhi. Gli occhi di Bastos sono finiti in orbita e Inzaghino lo sposta dall'altra parte, anche se poi con Patric non va meglio. Quella fascia è in possesso della Roma, il derby porta la firma di Perotti (e Nainggolan), che torna a segnare un rigore sotto la Sud dopo aver fallito, sempre lì, un altro tiro dal dischetto contro l'Udinese. Porta la sua firma non tanto per la rete ma per il suo protagonismo. Perotti sta diventando un gigante, Sampaoli lo ha voluto con se anche in Nazionale e ora può giocarsi la carta del mondiale. Monchi lo aveva con sé al Siviglia, ora lo ritrova alla Roma. La "scimmietta", così lo chiamavano da bambino, è cresciuto e ora si prende la Roma sulle spalle. E ricordiamolo, non fa gol solo su rigore, chiedere a Courtois. E alla Lazio è il secondo, un altro lo realizzò con Spalletti, il tecnico che lo ha fatto un po' arrabbiare lo scorso anno. Ma questa è un'altra storia, un'altra Roma, soprattutto un altro Perotti.  E così sia.
Ultimo aggiornamento: 21:05
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