Sterling, un fucile tatuato diventa questione di stato: l'inglese ora rischia il Mondiale

Martedì 29 Maggio 2018 di Redazione Sport
Sterling, un fucile tatuato diventa questione di stato: l'inglese ora rischia il Mondiale
Un fucile d'assalto, tatuato sul polpaccio destro del nazionale inglese Raheem Sterling, ha sollevato accese polemiche e indignazione sui social network.
Il dibattito in rete è stato subito molto acceso e polarizzato, e non è mancato chi ha chiesto l'immediata esclusione dell'attaccante del Manchester City dalla rosa mondiale. Dopo aver letto duri giudizi sul suo ultimo tatuaggio, definito «disgustoso» e «totalmente inaccettabile», lo stesso Sterling ha voluto difendersi con un post sul suo profilo Instagram: «Quando avevo due anni mio padre è stato ucciso da un colpo d'arma da fuoco. All'epoca avevo promesso a me stesso che non avrei mai toccato un'arma. Calcio di destro, dunque il tatuaggio ha un significato più profondo. E non è ancora finito». In difesa del giovane talento inglese si è schierato Gary Lineker, ex centravanti dell'Inghilterra, oggi opinionista tv, che ha definito «persecutorie» le accuse rivolte a Sterling.
Ultimo aggiornamento: 20:35
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