Roma, assolta la proprietaria della piscina dove morì annegata la suocera di Odoacre Chierico

Domenica 16 Settembre 2018 di Adelaide Pierucci
Roma, assolta la proprietaria della piscina dove morì annegata la suocera di Odoacre Chierico
Era morta annegata nella piscina di un hotel all'Eur, ma la giustizia ha escluso responsabilità dei proprietari della struttura. Si è chiusa con una assoluzione con formula piena, a sette anni dalla disgrazia, il processo aperto sulla morte della suocera di Odoacre Chierico, uno dei protagonisti del mitico scudetto della Roma del 1983.

Anna Cerri, 65 anni, era annegata nella piscina del Mancini Park Hotel, davanti ai tre nipotini, figli del calciatore, e la procurà indagò con l'accusa di omicidio colposo Silvia Mancini, figlia del proprietario.
Difesa dall'avvocato Donatella Amicucci, la manager è riuscita a provare una serie di circostanze (ossia la piscina era chiusa per la pausa pranzo e era interdetta ai non clienti dell'hotel) che hanno portato il giudice monocratico a una sentenza di assoluzione. Di recente Chierico aveva anche testimoniato in aula sulla disgrazia familiare.


«Ci sarò stato una miriade di volte, col proprietario eravamo amici», ha spiegato Chierico «Non avevamo bisogno di chiedere permesso per accedere in piscina. Anche se quel giorno mi pare di aver chiamato». «Quel giorno non c'ero, sono arrivato solo dopo che il fatto era accaduto», ha aggiunto, «Non ho mai visto dei veri e propri bagnini. C'erano degli addetti che si occupavano un po' di tutto. La piscina non era molto profonda, al massimo un metro e settanta, ma mia suocera era più bassa. Anche quel giorno non c'era un bagnino. Se ci fosse stata una qualsiasi persona oggi sarebbe ancora viva». La donna è morta dopo quaranta giorni di ricovero in ospedale.
Ultimo aggiornamento: 17 Settembre, 09:01
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