Tavecchio nella bufera per parole omofobe e antisemite: «Vittima di ricatto», anche Lapo lo attacca

Sabato 21 Novembre 2015 di Redazione Sport
Tavecchio nella bufera per parole omofobe e antisemite: «Vittima di ricatto», anche Lapo lo attacca
1
Ancora un incidente diplomatico per Carlo Tavecchio: dopo la gaffe su "Optì Pobà", che aveva caratterizzato la campagna elettorale prima della sua elezione alla presidenza Figc, nell'estate 2014. Pubblicata oggi una registrazione di una sua cornersazione con Soccerlife, il cui audio non sempre è perfetto, e nella quale Tavecchio parlerebbe anche di ebrei e omosessuali, a proposito della compravendita del palazzo della Lega Nazionale Dilettanti. «Comprato - ricostruisce il Corriere della sera - da quell'ebreaccio», di Anticoli.



«Io non ho nulla contro gli ebrei - aggiunge, nella sintesi audio, della durata di poco meno di un minuto - sono stato il primo a sostenerli nella mia vita: sono stato direttore di 28 filiali in Lombardia e c'erano tre filiali che andavamo meglio, perché c'erano direttori ebrei. Però è meglio tenerli a bada». A proposito di un omosessuale, di cui si parla nel colloquio, Tavecchio affermerebbe: «Io non ho niente contro di loro, ma è meglio tenerli lontani da me».



L'ACCUSA

«Le indecenti affermazioni antisemite e omofobe del presidente della Federcalcio Carlo Tavecchio costituiscono un fatto gravissimo e un danno di immagine immenso per la credibilità dello sport nazionale e delle sue istituzioni».
Questo il commento del presidente degli ebrei italiani Renzo Gattegna, «Un nuovo passo falso che - ha aggiunto - mi auguro porti chi di dovere a fare le più opportune riflessioni».




LA DIFESA

Il presidente Figc si difende: «Sono evidentemente vittima di un ricatto, non ricordo le parole usate in quella conversazione, che potrebbe essere manipolata».



LA REPLICA

«Nessun ricatto, Tavecchio mente: a rinunciare ai finanziamenti sono stato io»: così Massimiliano Giacomini, direttore del quotidiano on line SoccerLife, risponde al presidente della Figc che sulle sue frasi registrate su ebrei e omosessuali si dice "vittima di un ricatto" per non aver concesso finanziamenti al giornale.



LA POLEMICA

«Sono una vergogna le parole antisemite di Tavecchio. Lo sport deve unire le religioni e nazioni e sopratutto chi lo rappresenta ha il dovere di farlo. Sempre». Lapo Elkann reagisce così, su Instagram, alle frasi offensive contro ebrei e omosessuali

attribuite a Carlo Tavecchio. Il nipote dell'Avvocato

ha poi aggiunto hashtag, #sporthasnoboundaries #stopracism.




Ultimo aggiornamento: 1 Novembre, 19:15

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci