Udinese-Inter secondo Zaccheroni: «Pioli uomo giusto, Delneri meglio»

UDINE - “Delneri, devi rischiare, solo così puoi battere l’Inter”. Lo dice uno che in un piovoso e buio pomeriggio di dicembre rischiò tutto per fermare i nerazzurri del miglior Ronaldo della storia, e ci riuscì. Era il 1997 e la giornata quella prima di Natale. Diciannove anni fa l’Udinese del trio Bierhoff-Amoroso-Poggi batteva l’Inter di Gigi Simoni grazie ad una frustata di testa del tedesco, il primo della filastrocca. E il consiglio arriva da Alberto Zaccheroni, l’artigiano di quella vittoria e di quel campionato miracoloso. “Quel giorno - ricorda Zaccheroni - l’Inter cambiò atteggiamento. Durante la partita si accontentò del pareggio, mentre noi mentenemmo sempre l’atteggiamento rischioso che impostai dall’inizio. Vincemmo al 91’, con coraggio. E domenica Gigi Delneri dovrà fare lo stesso: l’Udinese dovrà metterla sul piano dell’atteggiamento, e soprattutto rischiare tutto. Ma Gigi, che io conosco bene, sicuramente lo sa già e metterà in pratica quello che sto dicendo. Una vittoria è possibile e darebbe una botta positiva al morale, come accadde a noi diciannove anni fa. Ho visto l’Udinese contro il Napoli, quindi contro una grande, e nonostante la sconfitta mi è piaciuta di più della squadra di Maurizio Sarri”.

Vittoria possibile, quindi, secondo l’amato Zac: “Delneri è perfetto, lui sì che è l’allenatore giusto per la realtà friulana. Ci voleva e può fare un grande girone di ritorno, a partire dalla vittoria contro una grande”. Il discorso poi scivola sull'Europa: “Sarebbe un’impresa tecnica - ammette Zaccheroni - perché ci sono squadre nettamente più attrezzate. Ma attenzione, perché anche la mia Udinese era inferiore alle allora sette sorelle che si contendevano Europa e scudetto, poi alla fine al terzo posto arrivò la squadra più legata. Delneri deve far diventare la sua Udinese imprevedibile, sia contro l’Inter che nel girone di ritorno. Il mercato? Se c’è accordo tra tecnico e società la squadra va rinforzata nei ruoli chiave (soprattutto le fasce), altrimenti meglio rimanere fermi.