Elisabeth Borne, la premier francese si dimette. Macron: «Grazie per il suo lavoro esemplare»

La notizia, che già circolava nelle ultime ore dopo il colloquio con Macron all'Eliseo, è diventata ora ufficiale

Lunedì 8 Gennaio 2024
Elisabeth Borne, la premier francese si dimette. Macron: «Grazie per il suo lavoro esemplare»

«Arrivederci Elisabeth Borne, ben arrivato Gabriel Attal»: il ritornello è risuonato per tutto il pomeriggio nelle redazioni francesi, ma alla fine è rimasto il punto interrogativo. L'atteso rimpasto è ufficialmente cominciato con l'addio alla premier che aveva accompagnato dal maggio 2022 tutto il secondo mandato di Macron.

Sessantadue anni, la Borne, seconda donna nella storia della quinta repubblica a dirigere il governo dopo Edith Cresson, ha letteralmente tirato la carretta per tutti questi mesi tra riforma delle pensioni e legge sull'immigrazione, finendo esausta e consumata dagli oppositori. In pole position per sostituirla, con uno strappo prepotente nel finale della corsa a palazzo Matignon, c'è Gabriel Attal, che ha poco più della metà degli anni della Borne. Appena 34enne e già con una carriera politica alle spalle, è il pupillo di Macron, fedelissimo ma assolutamente non una marionetta pronta ad obbedire ciecamente.

La Francia approva la legge sui migranti che piace all'estrema destra di Le Pen

La carriera

Brillante, ex socialista, poi passato alla formazione macroniana En Marche, ha fatto il consigliere del presidente, poi il portavoce del governo, quindi il ministro dei Conti Pubblici ed è attualmente ministro dell'Educazione. Tutti, anche gli avversari, gli riconoscono grande capacità di dialogo e di ascolto, e in pochi mesi è diventato il ministro più popolare nei sondaggi, pur se investito di una carica - quella del responsabile dell'Istruzione - che in Francia è sempre nell'occhio del ciclone. È abile e disponibile, sposato con Stéphane Séjourné, anche lui ex consigliere di Macron ed ex socialista vicino a Dominique Strauss-Kahn, ora eurodeputato. Dialogo e correttezza contraddistinguono Attal al punto che sui media si parla da mesi di 'metodo Attal' per indicare a Macron quale sarebbe la giusta strada da intraprendere dopo tanti mesi di conflitto sociale. Secondo i suoi collaboratori, ha anche ammorbidito alcuni aspetti del carattere, quelli che lo portarono, nel 2018, a creare l'incidente diplomatico con l'Italia, quando definì «vomitevole» la politica italiana sui migranti nel pieno della tensione per la chiusura dei porti alla nave di SOS Méditerranée 'Aquarius'.

Lo scenario

La missione di Attal, qualora la sua nomina si concretizzasse e il diretto interessato superasse i suoi dubbi (la carica di premier potrebbe bruciarlo nelle sue ambizioni presidenziali per il 2027), sarebbe quella di dare nuovo slancio al mandato di Macron e cambiare metodo: fine dello scontro permanente con le opposizioni e con le piazze, quello che ha portato la malcapitata Borne a ricorrere per una trentina di volte all'odiato 49.3, l'articolo di legge con il quale il governo pone la fiducia evitando la discussione in Parlamento. Elisabeth Borne, alla quale Macron ha detto grazie «con tutto il cuore» con un messaggio su X per il suo «lavoro esemplare al servizio della nazione», se n'è andata non contenta, raccomandando di «proseguire le riforme, più che mai necessarie». Non è stata lei a voler andare via, dalle sue parole emerge che è stata decisiva la «volontà» del capo dello Stato di «nominare un nuovo primo ministro».

Ultimo aggiornamento: 9 Gennaio, 13:37 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci