I parenti degli ostaggi sequestrati da Hamas chiedono aiuto a Meloni: «Servono trattative per la liberazione»

La storia di Evyatar David, 22 anni, rapito mentre era al festival musicale Nova

Mercoledì 25 Ottobre 2023
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Una delegazione di famigliari di vittime e ostaggi rapiti da Hamas è arrivata a Roma per incontrare la premier Giorgia Meloni e chiedere aiuto all'Italia per la liberazione dei loro cari. «Aiutateci a negoziare, abbiamo bisogno di controparti terze, anche tra i Paesi arabi ma non possiamo trattare da soli con Hamas», spiega Tamar Echet, cugina di Evyatar David, 22 anni, rapito mentre era al festival musicale Nova.

Evyatar è ancora sotto sequestro e i suoi famigliari non hanno sue notizie da quel "Sabato nero", 7 ottobre, in cui Hamas ha compiuto il suo assalto. Evyatar compare in un video pubblicato su Telegram: sta sul pavimento con altri ragazzi, le mani legate dietro la schiena e ha dei lividi in faccia. Sua cugina Tamar ha lanciato un appello per la liberazione di tutti gli ostaggi. Indossa un braccialetto prodotto dagli organizzatori del festival di Reim, si legge : "Finché tutti non saranno tornati a casa noi siamo tutti, ancora lì".

I famigliari chiedono di tentare qualsiasi strada per aprire i negoziati sulla liberazione. «Questa deve essere la priorità del nostro governo», sottolineano i parenti degli ostaggi. Cosa pensano di quello che sta succedendo a Gaza? Risponde Tamar: «È terribile, chiediamo che si lascino entrare aiuti umanitari a Gaza così che anche i nostri ostaggi ne possano beneficiare». Tra gli ostaggi ci sono cardiopatici, anziani, persone che hanno il morbo di Crohn. Persone che sono sotto sequestro, senza farmaci salvavita. 

Ste. P. 

Ultimo aggiornamento: 01:02 © RIPRODUZIONE RISERVATA