Vannacci: «Giorgetti? Non mi interessa cosa pensa. Disabili? Mai detto che devono essere separati». E Salvini presenta il libro con il generale

Il generale è candidato indipendente nelle liste della Lega alle Europee dell'8-9 giugno

Domenica 28 Aprile 2024
Vannacci: «Giorgetti? Non mi interessa cosa pensa. Sui disabili mai detto che devono stare in classi separate»

Il generale Roberto Vannacci, candidato indipendente nelle liste della Lega alle Europee dell'8-9 giugno, fa chiarezza: «Giorgetti? Diatribe interne al partito che reputo più che legittime ma che non mi interessano.

Lasciamo che si esprimano i cittadini, quello conta». Il generale tira dritto attraverso la bufera che ha scossa la Lega e il centrodestra per le sue prime dichiarazioni dopo l'annuncio della candidatura. In un'intervista ad Affaritaliani.it vuole precisare il suo pensieri sui bambini disabili: «Mai detto che dovrebbero stare in classi separate. Ma servirebbero strutture dedicate per momenti di attenzione particolare rivolta alla loro disabilità».

Vannacci e la Lega, cosa ha detto

 

Sui disabili precisa: «Ho detto che devono stare insieme con gli altri bambini e ragazzi ma che servirebbero impegni peculiari e anche strutture adeguate e dedicate per momenti di attenzione particolare rivolta alla loro disabilità. Esattamente quello che molti genitori con bambini disabili vorrebbero fare ma purtroppo queste strutture sono pochissime e le liste d'attesa sono lunghissime»

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Basta rileggere le «mie dichiarazioni per rendersi conto di quanto io abbia voluto esprimere, anche citando la necessità che degli specialisti si occupino specificatamente delle disabilità». Quanto al dissenso di molti esponenti della Lega, tra cui il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, che ha detto di non condividere le sue idee, Vannacci replica: «Sono diatribe interne al partito che reputo più che legittime ma che non mi interessano. Io ho un'idea di tradizione, di patria, di cultura e di sovranità molto simile a quella della Lega e che porterò avanti in maniera indipendente». E aggiunge che non si sente infastidito: «Sono discussioni interne che non mi riguardano. Il problema verrà risolto dal voto dei cittadini, se mi voteranno sarò eletto, altrimenti farò altro. Ringrazio ancora il ministro Salvini per l'opportunità offertami di candidarmi, e sono convinto che insieme porteremo avanti dure battaglie per cambiare veramente questa Europa e per fare in modo che l'Italia sia più influente, più determinante, più prestigiosa e più ascoltata nell'ambito dell'Unione Europea». «Con il segretario della Lega - aggiunge - non ci sono stati contratti, come qualcuno afferma, ma colloqui e interlocuzioni culminati il 25 aprile con l'annuncio da parte di Salvini della mia candidatura da indipendente nelle liste della Lega. Il resto sono solo diatribe interne alla Lega che non mi interessano. Lasciamo che si esprimano i cittadini, quello conta»

Intanto, «martedì 30 aprile Matteo Salvini presenterà il suo libro "Controvento" a Roma. Presente anche Roberto Vannacci. Appuntamento alle 15 al Tempio di Adriano». Lo fa sapere la Lega.

LA RUSSA

«Una cosa che non mi piace proprio» di Roberto Vannacci, «è questa: come fa un generale a contestare il suo ministro della Difesa? La trovo più grave di tutto il resto. Non mi permetto di esprimere opinioni sulla sua candidatura, non l'ho fatto con Salis, figuriamoci...». Il suo libro «non l'ho letto, ho letto solo Scurati: il primo, gli altri due li ho cestinati». Così il presidente del Senato Ignazio La Russa, alla kermesse di Pescara. Vannacci «non dobbiamo né osannarlo né demonizzarlo, l'ho criticato solo per la mancanza di senso gerarchico verso il suo ministro».

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