Strage di Casteldaccia, cosa sappiamo? L'indagine sulla Quadrifoglio Group, gli operai sotto inquadrati e l'assenza di maschere

Cosa sappiamo della tragedia? Che tipo di lavori stavano facendo gli operai?

Lunedì 6 Maggio 2024
Strage di Casteldaccia, cosa sappiamo? L'indagine sulla Quadrifoglio Group, gli operai sotto inquadrati e l'assenza di maschere

Un'altra tragedia sul lavoro. La strage a Casteldaccia, nel palermitano, è solo l'ultima di una serie di incidenti mortali che mettono in luce le problematiche sulla sicurezza di molti operai. Le cinque vittime sarebbero decedute per le esalazioni di gas tossici nella vasca con acque reflue in cui sono scesi per conto dell’Azienda municipale acquedotti (Amap) di Palermo per dei lavori di manutenzione davanti alla casa vinicola Corvo di Salaparuta. Erano tutti operai della ditta Quadrifoglio di Partinico (Palermo), ditta che ora è sotto la lente degli investigatori.

Cosa sappiamo della strage? Che tipo di lavori stavano facendo gli operai?

 

Sindacati: operai sotto inquadrati

«Dai nostri controlli effettuati presso gli enti bilaterali, alcuni dei lavoratori vittime di questa immane tragedia erano sotto inquadrati rispetto alle mansioni che stavano svolgendo in cantiere». Lo dicono i segretari provinciali di Palermo di Fillea, Filca, Feneal, Piero Ceraulo, Francesco Danese e Pasquale De Vardo. «Questo sta a significare quello che da anni denunciamo rispetto al corretto inquadramento dei lavoratori edili nei cantieri della provincia. E inoltre non abbiamo mai avuto traccia che questi stessi lavoratori abbiano nell'ultimo anno svolto attività di formazione presso il sistema bilaterale», concludono.

Lavoro pericoloso

«Ancora non è chiara la dinamica ma se, come pare, tutti gli elementi lasciano intuire che gli operai stavano svolgendo un lavoro pericoloso, non riusciamo a capire come mai non siano stati previsti tutti gli accorgimenti necessari per interventi dove possono verificarsi fuoriuscite di gas nocivi, pericolosi per l'incolumità pubblica», aggiungono i sindacalisti. «Appena l'altro giorno a Palermo ricordavamo i morti di Campofelice e di via Ugo La Malfa. Con questa nuova tragedia, si certifica una situazione di emergenza e di stato di guerra. Qui i morti sul lavoro si stanno moltiplicando giorno dopo giorno. Domani saremo davanti al prefetto a chiedere l'intervento delle istituzioni e a sollecitare il tavolo su salute e sicurezza che da tempo chiediamo», spiegano Ceraulo, Danese e De Vardo.

Quadrifoglio Group, cosa è

È specializzata nella gestione dei rifiuti e nella manutenzione di acquedotti la ditta Quadrifoglio group srl di Partinico (Palermo) coinvolta per cui lavoravano i 5 operai morti nella tragedia di Casteldaccia (Palermo). L'azienda,a fondata nel 2005 e che ha 24 dipendenti, stava lavorando per conto dell'Amap, l'azienda acquedotti di Palermo.

Agenti nella ditta Quadrifoglio

Gli agenti della squadra mobile che stanno indagando sulla strage di Casteldaccia si trovano in via Milano a Partinico nella sede della Quadrifoglio Group srl, la società dove lavoravano quattro degli operai morti oggi nel palermitano. Si stanno acquisendo documenti e le informazioni sui dipendenti. Le indagini sono coordinate dalla procura di Termini Imerese.

Le segnalazioni

I lavori lungo la strada statale 113 sono stati predisposti a seguito delle ripetute segnalazioni degli ultimi giorni sulle anomalie della rete fognaria, nel tratto tra l'intersezione con via della Rotonda e la stazione di sollevamento denominata «Vini Corvo». Per la loro esecuzione Amap ha incaricato la ditta Quadrifoglio Group per ogni attività di verifica del tratto fognario in questione. I lavori, che prevedevano la messa in quota dei pozzetti e la disostruzione con ausilio di autospurgo, sono stati avviati il 29 aprile e sono proseguiti sino ad oggi. Lo dice una nota dell'Amap la municipalizzata del servizio idrico a Palermo e in 53 comuni della provincia tra cui Casteldaccia dove oggi sono morti 5 operai. «Desidero esprimere il più sincero cordoglio alle famiglie dei lavoratori coinvolti in questa tragedia» dice Alessandro Di Martino amministratore unico di Amap che ha raggiunto il luogo dell'incidente assieme al sindaco Roberto Lagalla e al direttore dell'azienda, Giovanni Sciortino.

Le maschere di protezione

I sei operai tirati fuori dai cunicoli dell’impianto di sollevamento delle acque reflue dell’Azienda municipale acquedotti (Amap), dove sono rimasti intrappolati mentre stavano eseguendo dei lavori di manutenzione nella struttura, come apprende l'Adnkronos, al momento dei soccorsi non indossavano le maschere. L'ambiente era «saturo di idrogeno solforato elevatissimo», dicono i vigili del fuoco che si sono calati nella vasca. Ma «non è escluso che indossassero le maschere e che siano state tolte al momento della tragedia». Per scoprirlo bisogna svuotare la vasca dai liquami.

 

Chi sono le vittime

Epifanio Assazia, 71 anni, che dovrebbe essere il contitolare della ditta Quadrifoglio; Giuseppe Miraglia, Roberto Raneri, di 50 anni, Ignazio Giordano, di 59 anni e Giuseppe La Barbera. Questi i nomi delle cinque vittime della strage sul lavoro avvenuta a Casteldaccia.

Ultimo aggiornamento: 7 Maggio, 08:24 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci