L'inchiesta sul governatore Toti, i tempi e le responsabilità della magistratura nei confronti di tutti i cittadini

Giovedì 9 Maggio 2024

Caro direttore,
ovviamente è presto per sparare sentenze, benché i partiti di sinistra già siano in campo, scatenati dal solito collaudato uso del tintinnio di manette. A mio parere la cosa puzza. A quanto divulgato, dopo tre anni di indagini si rivelerebbero sospetti pesanti nei confronti del Presidente di Regione Liguria, di alti funzionari pubblici regionali, di dirigenti di note aziende, corruzione attuata tramite bonifici bancari, quindi ben tracciabili. Tracciabili? Ma allora costoro sarebbero dei fessi a fare ciò? Strano, anzi stranissimo. In altro modo viene da pensare ad una ardita e articolata manovra di improvviso avviso se non al Ministro di Giustizia - che intende smontare a pezzi certi privilegi di potere di certa Magistratura,- e con esso, dare avviso anche al Governo. Ad un mese dalle elezioni europee certe motivazioni emergono troppo palesemente.


Alberto Stevanin


Caro lettore,
lasciamo da parte i sospetti e anche i pregiudizi e facciamo parlare i fatti.

Almeno quelli che conosciamo per ora, ossia le sole tesi su cui si fonda l'accusa che ha mandato ai domiciliari con l'accusa di corruzione il governatore della regione Liguria Giovanni Toti e indagato altre 9 persone. Dunque i fatti ci dicono che l'inchiesta si riferisce a reati che sarebbero avvenuti nel 2020 e nel 2022. Le misure restrittive arrivano oggi a metà 2024 e soprattutto a un mese dalle elezioni europee. La Procura di Genova esclude che si possa parlare di giustizia ad orologeria. Ne prendiamo doverosamente atto. Ma ci mettiamo anche nei panni di un normale cittadino che poco o nulla conosce dei meccanismi del sistema giudiziario: forse qualche domanda su questa tempistica se la pone. Altra considerazione. Se i reati ipotizzati si riferiscono a due e quattro anni fa, come si giustifica l'arresto? La detenzione, come noto, ha una sua ragion d'esser di fronte al pericolo di fuga e alla reiterazione del reato per cui si è accusati. Se mancano questi presupposti basta l'apertura dell'inchiesta e la denuncia. Che è già un atto grave e rilevante se a subirlo è chi occupa un ruolo pubblico importante, ma ha un impatto mediatico, e conseguenze politiche, decisamente inferiori alla notizia dell'arresto, seppure con la concessione dei domiciliari. Ora sia ben chiaro: compito della magistratura è perseguire i reati chiunque li abbia commessi senza farsi condizionare da altri poteri e dalla politica. Ma neppure i magistrati possono ignorare il rapporto causa-effetto di alcune decisioni. Soprattutto se cadono in momenti politici particolarmente delicati. La magistratura è e deve essere libera. Ma come istituzione ha anche responsabilità nei confronti non solo di chi è oggetto di indagini ma anche degli altri cittadini che osservano, giudicano e votano.

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