Hamas, chi sono i bambini rapiti. Ofri, Aviv, Ariel e gli altri 25: Israele mostra le foto dei ricordi felici

Tra i rapiti del kibbutz ci sono anche sette bambini, le cui fotografie sono state diffuse oggi insieme ai volti di altri 21 minori sequestrati

Giovedì 26 Ottobre 2023 di Claudia Guasco
Hamas, chi sono i bambini rapiti. Ofri, Aviv, Ariel e gli altri 25, Israele mostra le foto dei ricordi felici

Quando i militari israeliani sono entrati nel kibbutz di Kfar Aza, a cinque chilometri dalla Striscia di Gaza nel deserto del Negev, si sono resi conto che l’attacco sferrato da Hamas il 7 ottobre era il punto di non ritorno: «Questo non è un campo di battaglia. È un massacro», ha detto il generale Itai Veruv.

Oltre 200 persone uccise, più di 40 i bambini, molti neonati. «Alcuni di loro non hanno più la testa. Fatta saltare da colpi d’arma da fuoco esplosi da vicino. O mozzata», riferisce il generale. Essere sopravvissuti non è stata una garanzia di salvezza, perché i miliziani se ne sono andati con il loro bottino umano. E tra i rapiti del kibbutz ci sono anche sette bambini, le cui fotografie sono state diffuse oggi insieme ai volti di altri 21 minori sequestrati e portati nei tunnel sotto Gaza. Di loro non si sa più nulla.

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I ritratti

Per ognuno c’è una storia. Molti sono stati presi con le famiglie, alcuni con le nonne, ad altri sono stati uccisi la madre e il padre. Abigail ha tre anni, indossa una maglietta con pappagalli colorati, sorride in uno dei suoi ultimi scatti. Quando i miliziano hanno fatto irruzione nella sua casa a Kfar Aza si sono trovati davanti i genitori Roy e Samdar Idan, morti crivellati dai proiettili, mentre i suoi fratelli di sei e nove anni si sono salvati nascondendosi in un armadio. Abigal è scappata nell’appartamento dei vicini ed è stata rapita insieme a loro. Dallo stesso kibbutz sono stati trascinati via i tre fratelli Uriyah, quattro anni e mezzo, Yuval, otto, e Ofri Brodetz insieme alla loro madre Hagar, fotografata con la primogenita sulle ginocchia che mangia un gelato. Inghiottiti nella Striscia anche Tal Goldstein, 9 anni, i fratelli Agam e Gal, la mamma Chen. Aviv Asher, 2 anni e mezzo, guarda dritto nell’obiettivo con gli occhi scuri, una coroncina di fiori rosa tra i capelli: è stata sottratta da Nir Oz con la sorella Raz, la madre Doron e la nonna Efrat Katz. Sono otto i bambini rapiti nel kibbutz a sud di Israele, dove circa un quarto dei 400 residenti rientrano nell’elenco dei morti, dei feriti o degli ostaggi. Tra le vittime Carmela Dann, ottant’anni, e sua nipote Noya Dann, dodicenne con disturbo dello spettro autistico, identificate solo il 13 ottobre: le hanno trovate senza vita ancora abbracciate l’una all’altra nel rifugio di casa.

 

Bolle di sapone

Le immagini diramate dal governo israeliano formano un mosaico del dolore. Uno accanto all’altro, tutti in momenti felici, vengono ritratti i nove mesi di Kfirun con un pupazzo rosa tra le mani e i 17 anni di Ofir e Agam. In mezzo ci sono Ariel, 4 anni, che fa le bolle di sapone, Ella, di otto, fotografata con un abito da principessa, e il sorriso sdentato del coetaneo Naveh. Eitan, 12 anni, posa con il suo gatto in spalla, lo scatto di Amelia, 6 anni, ostaggio con la madre e i due cugini, è il ricordo di una bella giornata al mare. In conferenza stampa davanti al presidente francese Emmanuel Macron e al resto del mondo, il premier israeliano Benjamin Netanyahu si è soffermato sul dramma dei più piccoli e ha evocato la shoah. Nell’attacco di Hamas, ha detto, «i bambini sono stati costretti a nascondersi nelle soffitte come Anna Frank dai nazisti». Un richiamo al passato al quale fa riferimento anche Alon Goldstein sul sito Israele.net: «Un delinquente con kalashnikov agguanta un ragazzino di nove anni. Neonati, anziani. Tutti spietatamente sequestrati. Immagini a colori, insopportabili. Scattate in Israele nel 2023, non nel ghetto di Varsavia sotto occupazione nazista nel 1940». A dare voce ai tanti minori uccisi, feriti o rapiti in questa guerra è l’Unicef: «Negli ultimi 18 giorni nella Striscia di Gaza è stato registrato un bilancio devastante per i suoi bambini, con notizie di 2.360 morti e 5.364 feriti. Secondo le notizie, più di 400 bambini morti o feriti ogni giorno. Inoltre, più di 30 bambini israeliani hanno perso la vita e decine rimangono in ostaggio nella Striscia di Gaza. Questo periodo rappresenta l’escalation più letale delle ostilità nella Striscia e in Israele a cui l’Onu abbia assistito dal 2006».

Ultimo aggiornamento: 18:13 © RIPRODUZIONE RISERVATA