L’Ucraina potrebbe essere pronta a ricevere prototipi del potente laser “DragonFire” del Regno Unito che ha sviluppato l’arma ad energia diretta per oltre sette anni e ha condotto con successo il suo primo test di lancio su un bersaglio aereo a gennaio.
DragonFire, l'arma laser per l'Ucraina
L’arma non sarà lanciata sul mercato prima del 2027. Indipendentemente da ciò, è aumentata la pressione affinché il Regno Unito acceleri i tempi e fornisca il laser all’Ucraina in seguito alla pubblicazione di un video che lo mostra in azione il mese scorso. Il deputato ucraino Oleksiy Goncharenko all'epoca ha detto a Newsweek che il suo paese era «pronto a testare» DragonFire sul campo di battaglia. Il segretario alla Difesa britannico Grant Shapps ha detto giovedì ai giornalisti che il Regno Unito sta tentando di “accelerare” lo sviluppo di DragonFire e potenzialmente di consegnarlo a Kiev prima che sia stato completamente testato, citando l’impatto che potrebbe avere sulla guerra offrendo all’Ucraina unmetodo efficace per distruggere i droni russi, ha riferito il Kyiv Post.
Russia, i reclutamenti (e le munizioni) allarmano la Nato: «Sarà l'esercito più grande del mondo»
I costi
Se DragonFire venisse inviato in Ucraina e si rivelasse un’arma efficace sul campo di battaglia, potrebbe ridurre drasticamente l’onere finanziario delle difese aeree di Kiev, poiché il governo britannico stima che costi circa 10 sterline (circa 12 dollari) per ogni lancio. In confronto, la produzione di ciascun missile intercettore Patriot prodotto dagli Stati Uniti, su cui l’Ucraina ha fatto molto affidamento durante la guerra con la Russia, costa circa 4 milioni di dollari.
Come funziona
Le armi ad energia diretta al laser (LDEW) utilizzano un intenso raggio di luce per tagliare il bersaglio e possono colpire alla velocità della luce. Si tratta di un'arma che può attaccare qualsiasi bersaglio visibile nel raggio d'azione. È stato sviluppato dal Laboratorio di scienza e tecnologia della difesa (Dstl), insieme ad alcuni partner industriali, per conto del Ministero della Difesa. L'amministratore delegato di Dstl, Paul Hollinshead, ha dichiarato: «Questi studi ci hanno visto fare un enorme passo avanti nella realizzazione delle potenziali opportunità e nella comprensione delle minacce poste dalle armi ad energia diretta».