Tony Cairoli e Valentino Rossi sono amici, si sfidano ogni anno all'autodromo di Monza nel rally e ora lottano a distanza su chi raggiungerà per primo il decimo titolo del Mondo. «C'è un pò di diatriba - ammette il fuoriclasse del motocross, 33 anni, durante un evento RedBull a Milano - su chi vincerà prima la 'decimà ma sarebbe un successo per tutta Italia.
© RIPRODUZIONE RISERVATA Io tifo per lui, lui tifa per me». Cairoli evidenzia con orgoglio quanto una gara di motocross sia più dura di una gara del motomondiale: «È una fatica che i piloti della MotoGp ci riconoscono perché molti di loro lo praticano per allenarsi. Il nostro livello di fatica è equiparabile al triathlon. Passare dal cross alla MotoGp sarebbe più facile che il contrario ma a me l'asfalto non piace». Cairoli - in gara dal 3 marzo in Argentina - chiude le porte ad un possibile ritiro: «Ho un contratto fino al 2020 e se riuscirò ad ottenere risultati perché dovrei smettere? Da 16 anni sono sempre tra i primi 3 al mondo, è un vanto per me perché non conosco altri atleti così longevi. Come si rinnovano gli stimoli? Dalla passione per la moto, vederla nel garage sul cavalletto e volerci fare un giro».