PADOVA - Si sblocca l’operazione Leroy Merlin all’ex Foro boario di corso Australia: a gennaio si aprono i cantieri e tutto dovrebbe essere pronto per l’estate del 2025. In teoria i lavori per la realizzazione del punto vendita della multinazionale francese sarebbero dovuti iniziare a gennaio di quest’anno. Nel frattempo però la guerra in Ucraina, l’inflazione arrivata a toccare le due cifre e il caro materie prime avevano fatto schizzare verso l’alto i costi.
IL TRAFFICO
Per i restauri saranno utilizzati solo materiali ecocompatibili. Rispetto al progetto originale poi è stata rivista in modo sostanziale la viabilità a servizio del nuovo punto vendita. Il piano prevede infatti il miglioramento dell’accessibilità per chi proviene dalla direzione sud di corso Australia, con l’inserimento di una rotatoria per lo smistamento del flusso diretto su via Montà e uno svincolo sempre su corso Australia con cavalcavia (lungo oltre 60 metri, del costo di 9 milioni di euro) per chi proviene da nord e per chi esce verso sud. Quest’ultimo intervento contempla la realizzazione dello svincolo in area comunale, con una leggera deviazione dell’uscita esistente verso Chiesanuova.
COME SARÀ
Il parco commerciale avrà una superficie di vendita di 19.500 metri quadi. Di questi, 16mila dedicati al negozio monomarca di cui faranno parte un magazzino scorte, uffici e spazi di servizio al personale, laboratori FabLab, servizi al pubblico. Nella convenzione tra Comune e multinazionale si è stabilito che saranno assunte 207 persone, prioritariamente domiciliate o residenti nel Comune di Padova per passare poi ai comuni limitrofi. Di queste 207, 42 dovranno essere lavoratori in mobilità o cassa integrazione. All’inizio i lavoratori a tempo indeterminato saranno il 40%, per arrivare entro i primi tre anni dall’apertura all’82%, quindi 17. Un progetto che a palazzo Moroni viene considerato un vero e proprio fiore all’occhiello per l’amministrazione che, in questo modo, è riuscita a recuperare un’area – quella dell’ex Foro boario – che da quarant’anni è scivolata progressivamente nell’abbandono.