Montegrotto. Stroncato da un infarto, muore l'ex vicesindaco e assessore Valter Belluco

Un malore nel sonno, a fare la scoperta la mattina è stata la moglie Emilia

Venerdì 1 Marzo 2024 di Eugenio Garzotto
Valter Belluco

MONTEGROTTO (PADOVA) - Un grave lutto ha colpito il mondo della politica sampietrina. È venuto improvvisamente a mancare Valter Belluco, figura di primo piano nelle due giunte guidate da Luca Claudio e in quella di Massimo Bordin, dove aveva ricoperto gli incarichi di consigliere comunale, assessore e vicesindaco.

Nativo di Carrara San Giorgio, aveva 70 anni.

Il malore nel sonno

Valter Belluco si è spento nel sonno, probabilmente a causa di un infarto. La drammatica scoperta è stata fatta ieri mattina dalla moglie Emilia. Inutile ogni tentativo di soccorso. La notizia si è diffusa rapidamente in tutta la città termale. «Avevo incontrato Valter appena due giorni fa - racconta il sindaco Riccardo Mortandello - Avevamo chiacchierato del più e del meno e mi aveva parlato delle tante cose che aveva voglia di fare. Si stava godendo la meritata pensione, dopo tanti anni trascorsi in un'azienda di Monselice. Era sempre stato una persona molto attiva. L'avevo trovato in ottima forma. Da quel che so, non aveva problemi di salute». Militante del Nuovo Partito Socialista, aveva iniziato il suo percorso politico nel maggio 2001, entrando nella compagine di Luca Claudio, al suo primo mandato. La seconda giunta Claudio (2006/2011) lo aveva visto come assessore allo Sport. Durante la legislatura guidata da Massimo Bordin (2011/2015) aveva ricoperto anche la carica di numero due della giunta. Alle ultime elezioni amministrative, che avevano visto la riconferma di Riccardo Mortandello, si era candidato come consigliere nelle file della lista civica "Ricostruiamo Montegrotto" di Biagio De Salvo, senza però riuscire a entrare nel parlamentino locale.

Il ricordo

«Negli ultimi anni ci siamo sempre trovati su posizioni opposte - ricorda ancora Mortandello - ma è stato Valter il primo a coinvolgermi nella politica locale, alla fine degli anni Novanta, con il Nuovo Partito Socialista. Ci accumunò anche l'appartenenza al comitato che si opponeva alla fusione fra Montegrotto e Abano, quando nel 2000 venne indetto il referendum. Era una persona per bene, sempre impegnata per la sua comunità, un interlocutore onesto e leale, amante dello sport in tante sue declinazioni, dal nordic-walking alla bicicletta, dal ping pong al taekwondo». Oltre alla moglie Emilia, Belluco lascia i figli Stefano e Laura. La data del funerale non è ancora stata fissata. Alle esequie sarà presente il gonfalone della città listato a lutto.

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