Troppa delusione dopo la sconfitta in finale col Venezia, Venturato lascia la panchina del Cittadella

Mercoledì 30 Giugno 2021 di Simone Prai
Roberto Venturato

CITTADELLA - Roberto Venturato non è più l’allenatore del Cittadella. Da ieri - 29 giugno - è ufficiale, l’ha reso noto la società granata con un proprio comunicato: «Le strade del Cittadella e di mister Roberto Venturato si dividono. Dopo una pausa di riflessione, infatti, il tecnico ha deciso di non continuare il suo percorso con il nostro club. Si chiude così dopo 270 partite e 6 stagioni l’avventura del mister trevigiano sulla panchina granata. A Roberto i nostri migliori auguri per il prosieguo di carriera e un grande grazie per aver contribuito in modo determinante a portare così in alto i nostri colori». Queste le parole del Cittadella nel giorno dell’addio del suo allenatore arrivato nel 2015 al posto di Claudio Foscarini, nell’anno della retrocessione in Lega Pro. Venturato vince subito il campionato riportando così il Cittadella nuovamente in Serie B. La sua prima stagione fra i cadetti si chiude con il sesto posto che vale i play off, dove la squadra sarà eliminata al turno preliminare dal Carpi. L’anno seguente il Cittadella arriva di nuovo sesto ed è eliminato in semifinale play off dal Frosinone, mentre nel 2018-2019, dopo il settimo posto in classifica, arriva fino alla finale degli spareggi perdendo per 3-0 la gara di ritorno con il Verona dopo la vittoria per 2-0 dell’andata. L’anno seguente arriva quinto e si ferma al preliminare degli spareggi, sconfitto dal Frosinone. La stagione appena conclusa è ancora viva nel ricordo del popolo granata, con la seconda finale dei play off persa in tre anni, questa volta contro il Venezia poi promosso in A.

LA DELUSIONE
E proprio la delusione per la Serie A mancata per un soffio è uno dei motivi che ha portato l’allenatore a fermarsi per una stagione. Dopo una lunga pausa di riflessione, Roberto Venturato ha comunicato alla società l’intenzione di non continuare assieme, pur avendo un altro anno di contratto. Una rescissione consensuale: «Si è preso tutto il tempo necessario per fare le proprie riflessioni, che l’hanno portato a prendere questa decisione», ha spiegato Stefano Marchetti. «Io non ero d’accordo con la separazione, ma la rispetto - ha raccontato Marchetti - fosse dipeso da me, il Cittadella e Roberto Venturato avrebbero continuato assieme». Non è una decisione che ha colto impreparato il diggì granata: «Venturato mi ha detto di averla maturata dopo la finale di Venezia. Ci ho parlato assieme qualche giorno dopo i play off, in quella circostanza aveva palesato tutta la propria  , e confidato l’intenzione di fermarsi.

Gli ho chiesto di pensarci su, non era quello il momento di prendere decisioni con la delusione ancora fresca. Il dispiacere per la finale persa era ancora grande in tutti noi, serviva del tempo per smaltire l’amarezza. Ha fatto così, ha avuto modo di riflettere per bene, ma non ha cambiato idea, confermando l’intenzione di fermarsi». Venturato ha perso le motivazioni, gli stimoli per andare avanti, quindi: «A noi ha raccontato così, non posso sapere se dietro alla decisione ci siano o meno altre ragioni». Finisce un’era ricca di soddisfazioni per i colori granata, adesso si guarda avanti continuando la tradizione “di famiglia”, nel senso che il prossimo tecnico del Cittadella sarà pescato in casa, come successo con Rolando Maran prima e Claudio Foscarini poi. L’allenatore della prima squadra sarà Edoardo Gorini: «La mia idea è questa», ha confermato Marchetti. Ieri intanto la Figc ha bocciato il trust presentato dalla Salernitana, che avrà tempo sino a sabato per risolvere la questione. Nella (improbabile) ipotesi che la società campana non venga iscritta alla Serie A si andrebbe ai ripescaggi, con qualche chance anche per il Cittadella. «Non mi faccio nessuna idea», ha commentato al riguardo il dirigente granata.

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