Paraciclismo, la delegazione palestinese esclusa dalla tappa di Coppa del Mondo di Maniago

A una settimana dalle gare, gli atleti non hanno ancora ricevuto conferma dei visti per entrare in Italia

Giovedì 9 Maggio 2024 di Lorenzo Padovan
Paraciclismo, la delegazione palestinese esclusa dalla tappa di Coppa del Mondo di Maniago

MANIAGO - Appello della delegazione palestinese di paraciclismo per partecipare alla tappa di Coppa del Mondo di Maniago. A una settimana dalle gare, gli atleti non hanno ancora ricevuto conferma dei visti per entrare in Italia. La scadenza ultima per organizzare gli spostamenti dall'Egitto, dove si trovano ora gli atleti, è quella dell'11 maggio. «A causa dell'attacco israeliano alla Striscia di Gaza, abbiamo dovuto sospendere gli allenamenti e dedicarci alla distribuzione di cibo e forniture alle nostre comunità - si legge nel resoconto rilanciato sulla piattaforma di petizioni online Change.org -.

Nonostante le difficoltà, ci avviciniamo sempre di più al nostro sogno di rappresentare la Palestina ai Giochi Paralimpici del 2024: sarebbe un traguardo storico per il paraciclismo del nostro Paese». «La storia del team ha inizio con Alaa al-Dali - prosegue il resoconto -, uno dei tre atleti che oggi sperano di partecipare alle prossime gare di qualificazione, ex ciclista professionista. Mentre partecipava a una manifestazione pacifica, lungo il confine Gaza-Israele, nel 2018, venne colpito da un cecchino israeliano alla gamba, subì un’amputazione e, come lui stesso dice, anche la perdita del suo sogno».


LA FORMAZIONE

L'anno successivo, Alaa riunendo altri 19 compagni di squadra che avevano subito lesioni simili, ha fondato i Gaza Sunbirds con l'ambizione di rappresentare il Paese ai Giochi Paralimpici del 2024. Anni di duro allenamento, nonostante le sfide come i bombardamenti in corso e le carestie, sono stati interrotti lo scorso ottobre a causa della guerra. «L'invito di Alaa, Mohammed e Waheed alle gare di Coppa del Mondo di Paraciclismo dell'Unione Ciclistica Internazionale (Uci) a Maniago, dal 16 al 19 maggio, segna un momento senza precedenti - proseguono dalla delegazione -. Mai prima d'ora paraciclisti palestinesi erano stati invitati a partecipare, proprio come mai prima d'ora c'è stato un team ai Giochi Paralimpici per cui questi eventi permetteranno loro di qualificarsi. Tuttavia, la minaccia di essere privati del diritto di competere a livello internazionale a causa del rifiuto dei visti è purtroppo una situazione troppo comune per noi. Nonostante in passato ci fosse stato chiesto di gareggiare in eventi in Francia, Italia e Svezia, le nostre ambizioni sportive sono state ripetutamente ostacolate dai governi, che temono non faremo ritorno a Gaza cercando asilo in Europa».


LE CONDIZIONI

A oggi, la Federazione Palestinese di Paraciclismo Nazionale è composta da atleti che non sono mai stati in grado di allenarsi o gareggiare su una strada più lunga di 33 km, la strada più lunga nella Striscia di Gaza sotto assedio. «Attualmente, l'Italia non consente di applicare l’ottenimento dei visti online dalla Striscia di Gaza, a causa delle aggressioni israeliane in corso - si conclude l'appello -. Di conseguenza, i nostri atleti e il team hanno dovuto spendere una quantità enorme di risorse per recarsi in Egitto e presentare domanda di persona da lì. Questo viaggio è stato finanziato attraverso Amos Trust e supportato da Acs Italia. Nonostante l'attuale aggressione da parte di Israele, che ha causato la perdita di così tanti amici e membri della famiglia del team, siamo ancora determinati ad arrivare a competere a livello internazionale per realizzare un sogno che è iniziato nel 2018. Abbiamo lavorato così duramente per arrivare a questo punto». Rino De Candido, presidente del Comitato Organizzatore Locale della tappa di Maniago, fa il tifo per loro: «Abbiamo 700 atleti dai cinque continenti, con la delegazione palestinese sarebbe una festa dello sport ancora più completa. Noi non abbiamo alcun ruolo nella vicenda, dal momento che l'ostacolo è unicamente di natura burocratica: speriamo che possa risolversi positivamente».

Ultimo aggiornamento: 16:57 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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