PORDENONE - Quattro anni di inferno per colpa di un vicino di casa molesto.
I fatti
La Procura ha ricostruito numerosi episodi di stalking. I due abitano nello stesso condominio e lui si appostava nelle parti comuni per molestarla. Le sbarrava il passaggio, diventava volgare, la inseguiva lungo le scale e la insultava. Angosciata e spaventata dai comportamento del vicino, la donna inizialmente ha cercato di sopportare. Ma poi la situazione è diventata insostenibile, perché lui la offendeva, mimava gesti a sfondo sessuale costringendola a rinchiudersi in casa o in auto. I suoi appostamenti nelle parti comuni del condominio erano diventate un tormento. «Prima o poi - le aveva detto un giorno - imparerai la lezione». Era arrivato anche a strattonarla, trattenendola finché non era riusciva a divincolarsi e a rifugiarsi nella propria abitazione.
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Le minacce
Le moleste erano continue. A un certo punto ha cominciato ad avvicinarsi alla donna parlando ad alta voce - o fingendo di farlo - con persone al telefono. In un’occasione, avvicinandosi al balcone dell’appartamento della vicina, ad alta voce disse che avrebbe trovato il modo di «fargliela pagare e di farla star zitta una volta per tutte», definendola «un problema da eliminare una volta per tutte». L’episodio più inquietante risale a gennaio 2019. Lei stava parcheggiando l’auto in garage, quando il 51enne si è avvicinato parlando al telefono e facendo riferimento a qualcuno che non avrebbe avuto problemi a «venire con la pistola e spararle in mezzo agli occhi». Continuava a spaventarla facendo riferimento a una britola, levarini e una mazzetta a portata di mano per «fargliela pagare una volta per tutte». La denuncia della vittima ha portato all’apertura del fascicolo per presunto stalking: ieri la condanna in primo grado.