Strade piene di buche: il freddo ferma i lavori e anche i rattoppi iniziano a saltare

Sabato 27 Aprile 2024 di Marco Agrusti
Le buche sulla Pontebbana

Non c’è pace per le strade malandate del Friuli Venezia Giulia. I sindaci - e sono tanti - che aspettavano l’intervento radicale della Regione per sistemare chilometri e chilometri di viabilità martoriata dalle buche dovranno aspettare ancora. E il problema si fa sentire soprattutto sulla Pontebbana, con specifico riferimento al suo tratto più importante e trafficato, cioè quello tra Udine e Pordenone. La colpa? È tutta del maltempo che ha caratterizzato gran parte di aprile in tutto il Friuli Venezia Giulia.

IL RITARDO

Fvg Strade non potrà mettersi al lavoro nei tempi previsti per riparare i chilometri d’asfalto ormai contrassegnati da centinaia di buche lungo le strade che compongono la viabilità principale del Friuli Venezia Giulia.

I cantieri che dovevano partire a giorni - secondo il programma comunicato tra febbraio e marzo - slitteranno invece alla seconda metà di maggio, con il rischio che si debba aspettare giugno per vedere terminate almeno le operazioni principali e più urgenti. Due, secondo quanto riportato dall’assessore regionale alle Infrastrutture, Cristina Amirante, i fattori critici che hanno costretto la macchina della Regione a rallentare: da un lato le piogge continue che hanno caratterizzato le ultime settimane e dall’altro le temperature eccezionalmente basse rispetto alla media del periodo. Praticamente ci si è trovati all’interno di un altro inverno inatteso. E d’inverno, di norma, non si asfaltano le strade. Soprattutto non si mettono in campo rifacimenti radicali del manto. Ed è quello che è successo in regione negli ultimi venti giorni circa.

LA SITUAZIONE

Il risultato è sotto gli occhi di tutti. La situazione già grave della fine dell’inverno è se possibile peggiorata negli ultimi giorni. Le piogge hanno allargato le buche già esistenti e soprattutto lungo la Pontebbana se ne sono create delle altre. Gli unici interventi, dopo quelli riferiti al posizionamento della segnaletica che avvisa gli automobilisti del pericolo, sono stati condotti da Fvg Strade per rattoppare le voragini più profonde. Il problema, però, è che anche i rattoppi in alcuni casi sono saltati sotto la pressione degli pneumatici di auto e mezzi pesanti. Problemi importanti sono stati registrati anche sulla ex provinciale 1 “Val d’Arzino”.

Alcuni avvallamenti sono talmente cresciuti nel tempo da diventare veri e propri tranelli per le sospensioni delle auto e dei mezzi pesanti. E questo è vero soprattutto in corrispondenza della doppia curva di Orcenico Inferiore, quindi in un tratto già rischioso per natura. Chi conosce bene quel tratto di strada ormai ha imparato a fare lo “slalom” per evitare le situazioni più disastrate, ma le condizioni del manto stradale peggiorano di giorno in giorno. La Regione, come detto, è stata messa al corrente della situazione. Per quanto riguarda il tratto casarsese, Il punto che oggi presenta i rischi maggiori è proprio quello asfaltato di recente. Da Orcenico a Casarsa, soprattutto, alcune buche si trovano in corrispondenza delle curve. E quando ci si avvicina ai due semafori casarsesi, le cose peggiorano ancora. L’effetto dei mezzi pesanti, che con le loro tonnellate, le frenate e le accelerazioni hanno creato delle vere e proprie scanalature, ininfluenti per gli altri camion, ma pericolosissime per le automobili.

Ultimo aggiornamento: 08:27 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci