VENEZIA - Il 2023 è stato l'anno dei grandi numeri per quel che riguarda il turismo nella Regione Veneto.
Nelle città d'arte invece il quadro è leggermente diverso: se nel 2023 ci sono stati 11,4 milioni di arrivi e 24,6 milioni di presenze, dati che rispetto allo scorso anno sono migliorati del +22,7 per cento e del +17,1 per cento, lo stesso non accade se si raffrontano con quelli registrati nel periodo prima del Covid. Infatti, negli arrivi il miglioramento e' del +0,8 per centro, mentre per le presenze il dato e' in negativo del -3,3 per cento. Assieme a questo comprensorio, anche quello delle terme non registra dati sempre positivi: nel 2023 gli arrivi si sono attestati sui 0,8 milioni (+10,2 per cento rispetto al 2022 e +2,4 per cento rispetto al 2019), mentre le presenze sono state di 2,9 milioni, con un -0,1 per cento rispetto allo scorso anno e un -9,4 per cento rispetto al 2019.
I dati provvisori del 2023, inoltre, restituiscono dati positivi per ogni tipo di località. Al mare gli arrivi sono stati nel complesso 4,5 milioni (+7,6 per cento rispetto al 2022 e +9,2 per cento rispetto al 2019) mentre le presenze 25,9 milioni (+3,6 per cento sul 2022 e +2,4 per cento sul 2019); anche il lago si conferma una meta ambita con 3,1 milioni di arrivi (+8,8 per cento rispetto al 2022 e +8,5 per cento sul 2029) e 14,0 milioni di presenze (+7,3 per cento sullo scorso anno e +6,9 sul 2019). Anche per la montagne i dati sono nel complesso positivi: gli arrivi sono stati dei 1,3 milioni (+15,3 per cento sul 2022 e +11,7 per cento sul 2019), per quel che riguarda invece le presenze, il dato si e' attestato a 4,5 milioni, con un +13,3 per cento sullo scorso anno e un +6,9 per cento sul 2019.
Al mare i turisti stranieri sono più numerosi di quelli stranieri (66 per cento di arrivi contro il 17 per cento dei veneti e il 17 per cento degli altri italiani), così come anche nelle città d'arte (68 per cento di arrivi contro il 28 per cento degli altri italiani e il 4 per cento dei veneti) , al lago (74 per cento stranieri, 22 per cento italiani, 4 per cento veneti) e in montagna (44 per cento stranieri, 32 per cento italiani e 24 per cento degli stessi veneti). Coerente invece la presenza di italiani alle terme dove negli arrivi del 2023 hanno raggiunto il 56 per cento rispetto al 25 per cento dei cittadini stranieri e il 19 per cento di quelli veneti.