OCCHIOBELLO (ROVIGO) - A due mesi dalle elezioni amministrative, il clima politico ad Occhiobello è tutto fuorché sereno. Strano a dirsi in una cittadina che negli ultimi anni non aveva vissuto particolari sussulti, ma evidentemente la sfida tutta al femminile tra il sindaco uscente Sondra Coizzi e la candidata dell’opposizione Irene Bononi ha acceso gli animi.
Il caso Pd
Negli ultimi giorni è poi scoppiato il caso-Pd: l’elezione a segretario di Stefania Forlani, madre del consigliere Mirko Mollaroli, ha spinto alcuni iscritti a fare ricorso contro un esito, a detta loro, “clientelare”, volto esclusivamente a sostenere il sindaco uscente. Dall’attuale primo cittadino non sono arrivate dichiarazioni in merito, mentre la Bononi ha spesso punzecchiato la giunta su quanto fatto in questi cinque anni, evidenziando una mancanza di interlocuzione con l’opposizione.
La sensazione è che in questi due mesi che porteranno alle urne il dibattito politico occhiobellese si accenderà ulteriormente, tra due donne che intendono governare il proprio paese, punto strategico tra Alto Polesine e Ferrarese. Cinque anni fa l’underdog Coizzi ribaltò i pronostici, oggi è difficile azzardare una previsione.
Cartelli elettorali imbrattati
Dopo la comparsa di alcune scritte sui manifesti della propria lista ‘Occhiobello Domani’ Irene Bononi si è rivolta ai Carabinieri. La denuncia è partita sabato pomeriggio, le forze dell’ordine stanno indagando. Un episodio che ha indignato entrambe le parti coinvolte nelle elezioni. Anche Sondra Coizzi ha espresso vivo disappunto per l’accaduto. «L’amministrazione comunale stigmatizza e condanna gli atti di vandalismo ai danni di alcuni cartelli elettorali su cui sono state riprodotte scritte e immagini offensive – si legge in una nota del Comune - Il danneggiamento dei manifesti legittimamente affissi in vista delle prossime elezioni costituisce un reato, oltre che un gesto riprovevole. L’Amministrazione a un atteggiamento rispettoso nei confronti di beni, persone e, nel caso specifico, di quei cittadini che si mettono a disposizione della comunità in una competizione elettorale democratica».
«Rammarica profondamente un episodio di questo tipo in una comunità come la nostra, dove ci conosciamo tutti, dove siamo anche amici nonostante idee diverse - ha dichiarato la Bononi - Con due guerre così vicine, in un momento storico così difficile, qualsiasi riferimento all’odio è semplicemente inaccettabile e non può essere considerato solo una bravata. Auspico che sia individuato o siano individuati i colpevoli».