«Fallita, non sai nemmeno cucinare»: 45enne picchiata davanti ai due figli

Maltrattata per mesi denuncia il convivente 54enne. Scatta il codice rosso: lui cacciato, lei in una casa protetta

Sabato 4 Maggio 2024 di Valeria Lipparini
«Fallita, non sai nemmeno cucinare»: 45enne picchiata davanti ai due figli

TREVISO – Dopo la separazione dal marito, da cui ha avuto due figli, aveva sperato di rifarsi una vita accanto a un uomo che si è rivelato, invece, il suo aguzzino. La donna, 45enne, aveva spalancato la porta della sua casa, che condivide con i figli, a quell’uomo 54enne di cui si era innamorata. O così pensava. Ma da settembre dello scorso anno lui, che spesso abusava di alcol e, alle volte, anche di sostanze stupefacenti, aveva cominciato a mettere in atto una serie di violenze psicologiche. Per poi passare a violenze fisiche vere e proprie che avevano portato la 45enne dritta dritta in ospedale. A quel punto, e dopo una serie di maltrattamenti pesanti, lei decide di denunciarlo. E scatta il codice rosso.

Il pubblico ministero chiede un provvedimento di allontanamento dalla casa familiare per l’aguzzino. Provvedimento che viene accolto dal gip e notificato al 54enne. ma, nelle more dell’esecuzione del provvedimento, il giudice delle indagini preliminari Carlo Colombo, dispone il trasferimento della donna e dei suoi due figli in una casa famiglia protetta nell’hinterland trevigiano. Un provvedimento disposto per proteggere quella madre che non sarebbe più stata al sicuro in casa sua.

Lei è così costretta a lasciare casa sua, la città dove ha una rete di amicizie e porta i figli con sè. Almeno fino a quando gli inquirenti non saranno sicuri che l’uomo se n’è andato dall’abitazione della ex. E che per la donna non ci saranno problemi a riprendere la sua vita, interrotta brutalmente dalle malversazioni del compagno. Il provvedimento del gip risale all’8 aprile scorso.

I fatti

Tutto comincia per una serie di banali rimproveri. Complice l’alcol e, alle volte, le sostanze stupefacenti, il 54enne perde lucidità e diventa violento verbalmente. Dapprima, a partire dal settembre dello scorso anno, la denigra anche davanti ai figli dicendole «Tu non sai fare niente», «Sei una fallita, non sai nemmeno cucinare» e condisce i rimproveri con una serie di frasi scurrili e pesanti appellativi. Poi, pian piano, la situazione degenera. L’uomo una volta l’ha trascinata in cucina prendendola per i capelli e obbligandola a cucinare quello che voleva, poi è passato alle maniere forti, picchiandola con schiaffi e pugni. E una volta le ha stretto le mani al collo nel tentativo di strozzarla. Tanto che si è intromesso il figlio maggiore per difendere la mamma dalla violenza del convivente. Finchè, le botte sono diventate più pesanti e lei è finita in ospedale dove i medici l’hanno curata e poi hanno stilato il referto. È stata, forse, la goccia che ha fatto traboccare il vaso.

La denuncia

Tanto che lei decide di denunciarlo. La assiste l’avvocato Roberta Canal che segue, passo passo, l’inchiesta e poi l’allontanamento della donna dalla sua abitazione per essere ospitata in una casa protetta. In attesa che l’ex convivente se ne vada dall’abitazione e lei possa rientrare a casa. Lasciandosi alle spalle i maltrattamenti, le botte e le ingiurie.

Ultimo aggiornamento: 5 Maggio, 11:28 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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