TRIESTE - Cuochi, camerieri, baristi, titolari di ristoranti. Sono già almeno duecento le persone scese in piazza Unità a Trieste per protestare contro le chiusure imposte dall’ultimo Dpcm. La piazza sul golfo è addobbata come un ristorante: le tovaglie a terra con piatti e bicchieri. “Non siamo untori ma lavoratori”, è il messaggio lanciato dalle categorie. “Aspettiamo un segnale dalla Regione per forzare la mano e aprire i nostri locali” annuncia il presidente regionale della Fipe Vesnaver.
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