UDINE - «Ho fiducia nella legge, negli avvocati bravi e nella stampa buona e abbiamo tanta solidarietà dai social. Ci aspettavamo di più da chi ci governa: dal 14 agosto quando il premier Gentiloni ci ha annunciato che l'ambasciatore tornava in Egitto, siamo stati abbandonati». Lo ha detto oggi Paola Regeni, madre di Giulio, il ricercatore friulano trovato morto il 3 febbraio 2016 in Egitto dopo giorni di torture, oggi in un dibattito sulla difesa dei diritti internazionali presso l'Ordine degli avvocati a Genova.
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