La delicata fase di riflessione per scegliere il successore di Julio Velazquez (il tecnico iberico ufficialmente è ancora alla guida dell'Udinese, il provvedimento di esonero gli verrà comunicato solo dopo la scelta del sostituto) sta per esaurirsi: già questa mattina il club dovrebbe annunciare il nome del nuovo allenatore.
DUE OPZIONII candidati sono rimasti Massimo Carrera, 54, sino a poco tempo fa alla guida dello Spartak di Mosca e Davide Nicola, 45, ex Crotone, che sembra il favorito. A quest'ultimo i Pozzo hanno offerto un contratto annuale con opzione per la seconda, Nicola invece vuole firmare per due stagioni. Ed è questo il motivo per cui non solo non è uscita fumata bianca dalla trattativa iniziata domenica sera, ma anche perché cautelativamente è stato contattato Carrera, pronto a firmare per una stagione.
Di Nicola possibile trainer dei bianconeri si parlava da settimane dopo la sconfitta contro il Napoli; ma le voci sempre più insistenti di un possibile allontanamento di Velazquez erano stato categoricamente smentite da Daniele Pradè: «Difenderemo Velazquez sino alla morte, abbiamo fiducia in lui». In effetti il tecnico iberico ha potuto continuare a lavorare in un ambiente sereno, ma le sconfitte con il Milan e domenica con l'Empoli, anche se l'Udinese ha palesato segnali di crescita sul piano qualitativo, hanno spinto la proprietà a deciderne l'esonero.
LE COLPE DI JULIOAll'allenatore spagnolo vengono imputate le sei sconfitte su sette incontri, ma anche una precaria condizione atletica evidenziata dai bianconeri che, come a Empoli, reggono un tempo solo.
La situazione è grave, l'Udinese è in piena zona retrocessione: 9 punti in 12 gare sono il peggior bottino conquistato dal 1995-96 da quando è stabilmente in A. Oltretutto l'esperienza della passata annata, con le undici sconfitte consecutive prima che Massimo Oddo venisse defenestrato, ha consigliato di accantonare la pazienza per non correre il rischio che la crisi diventi irreversibile.
POCHI PUNTI, POCO FIATO
A proposito di preparazione atletica carente, la scorsa settimana alcuni tecnici del Watford che hanno seguito tutti gli allenamenti dell'Udinese, hanno espresso perplessità sullo stato di salute generale dei bianconeri, per cui era scontato che in caso di una nuova sconfitta Velazquez avrebbe ricevuto il benservito. Il nuovo tecnico verrà presentato domani probabilmente alle 12 prima dell'allenamento pomeridiano. Ieri la squadra si è allenata agli ordini del vice allenatore Uljan Jimenez dato che Velazquez era impegnato a Coverciano nell'ambito della votazione per l'assegnazione della Panchina d'Oro per la stagione scorsa (il riconoscimento è andato a Massimiliano Allegri). Oggi i bianconeri riposeranno, ma sembra scontato che con il cambio della conduzione tecnica verrà modificato il programma degli allenamenti e la squadra dovrebbe riposare il giorno dopo la gara di campionato e riprendere la preparazione il martedì. Ieri erano presenti agli ordini di Jimenez appena otto elementi visto che undici sono impegnati in nazionale e quattro sono in infermeria. Per questo motivo si sono uniti al titolari undici primavera.
© RIPRODUZIONE RISERVATA DUE OPZIONII candidati sono rimasti Massimo Carrera, 54, sino a poco tempo fa alla guida dello Spartak di Mosca e Davide Nicola, 45, ex Crotone, che sembra il favorito. A quest'ultimo i Pozzo hanno offerto un contratto annuale con opzione per la seconda, Nicola invece vuole firmare per due stagioni. Ed è questo il motivo per cui non solo non è uscita fumata bianca dalla trattativa iniziata domenica sera, ma anche perché cautelativamente è stato contattato Carrera, pronto a firmare per una stagione.
Di Nicola possibile trainer dei bianconeri si parlava da settimane dopo la sconfitta contro il Napoli; ma le voci sempre più insistenti di un possibile allontanamento di Velazquez erano stato categoricamente smentite da Daniele Pradè: «Difenderemo Velazquez sino alla morte, abbiamo fiducia in lui». In effetti il tecnico iberico ha potuto continuare a lavorare in un ambiente sereno, ma le sconfitte con il Milan e domenica con l'Empoli, anche se l'Udinese ha palesato segnali di crescita sul piano qualitativo, hanno spinto la proprietà a deciderne l'esonero.
LE COLPE DI JULIOAll'allenatore spagnolo vengono imputate le sei sconfitte su sette incontri, ma anche una precaria condizione atletica evidenziata dai bianconeri che, come a Empoli, reggono un tempo solo.
La situazione è grave, l'Udinese è in piena zona retrocessione: 9 punti in 12 gare sono il peggior bottino conquistato dal 1995-96 da quando è stabilmente in A. Oltretutto l'esperienza della passata annata, con le undici sconfitte consecutive prima che Massimo Oddo venisse defenestrato, ha consigliato di accantonare la pazienza per non correre il rischio che la crisi diventi irreversibile.
POCHI PUNTI, POCO FIATO
A proposito di preparazione atletica carente, la scorsa settimana alcuni tecnici del Watford che hanno seguito tutti gli allenamenti dell'Udinese, hanno espresso perplessità sullo stato di salute generale dei bianconeri, per cui era scontato che in caso di una nuova sconfitta Velazquez avrebbe ricevuto il benservito. Il nuovo tecnico verrà presentato domani probabilmente alle 12 prima dell'allenamento pomeridiano. Ieri la squadra si è allenata agli ordini del vice allenatore Uljan Jimenez dato che Velazquez era impegnato a Coverciano nell'ambito della votazione per l'assegnazione della Panchina d'Oro per la stagione scorsa (il riconoscimento è andato a Massimiliano Allegri). Oggi i bianconeri riposeranno, ma sembra scontato che con il cambio della conduzione tecnica verrà modificato il programma degli allenamenti e la squadra dovrebbe riposare il giorno dopo la gara di campionato e riprendere la preparazione il martedì. Ieri erano presenti agli ordini di Jimenez appena otto elementi visto che undici sono impegnati in nazionale e quattro sono in infermeria. Per questo motivo si sono uniti al titolari undici primavera.
