Venezia. Santa Margherita, dopo 70 anni addio alla banca: arriva un nuovo ristorante. La licenza? È costata mezzo milione

Ad aprirlo l'albergatore di origini albanesi Arjan Nezhaj: «Sarà un luogo di qualità e ben frequentato, nessuna movida»

Mercoledì 8 Maggio 2024 di Roberta Brunetti
Venezia. Santa Margherita, dopo 70 anni addio alla banca: arriva un nuovo ristorante

VENEZIA - Una mano di vernice, alla fine, ha cancellato anche la storica insegna, a caratteri dorati, della "Cassa di risparmio Agenzia 3". Ultimo ricordo di una presenza bancaria che aveva caratterizzato campo Santa Margherita per oltre settant'anni.

Transitata dalla Carive alle filiali di Intesa San Paolo, definitivamente chiusa del 2021. Ora anche in questi spazi tutto è pronto per l'apertura di un nuovo ristorante. Si chiamerà "Regina Cornaro", come l'albergo che da qualche anno occupa i piani superiori del bel palazzo trecentesco del campo. Per aprirlo - visto il blocco delle licenze che il Comune ha imposto nella cosiddetta micro-zona di Santa Margherita - la società che ha presto in affitto lo spazio e ha appena finito di ristrutturarlo, ha pure acquistato un'altra licenza vicina. Quella di un bar gestito da cinesi, a due anagrafici di distanza, che ha già chiuso i battenti. A un prezzo che si aggira tra i 400 e i 500mila euro. Era l'ultimo ostacolo. Ora il nuovo ristorante dovrebbe aprire entro fine mese.

Movida veneziana

Storia emblematica della trasformazione di questo campo, che fu tra i più vissuti dai veneziani, caratterizzato com'era delle tipiche botteghe di vicinato: dal macellaio alla merceria, dal negozio di giocatoli al panificio, fino alla stessa banca. Oggi tutti chiusi per lasciare il posto alle attività legate a turismo e movida, con un'avanzata del food in particolare, che lo stesso blocco delle licenze ha faticato ad arginare, tra gastronomie "camuffate" e locali che si espandono di anagrafico in anagrafico. Ed ecco che anche i preparativi per l'apertura di questo nuovo ristorante hanno già fatto storcere il naso a più di un residente. «Ma il mio sarà un locale di alto livello - assicura Arjan Nezhaj, l'imprenditore alla regia di questa operazione - Per il campo sarà una miglioria: ho fatto chiudere un bar cinese e aprirò un ristorante di qualità».

Licenza da mezzo milione di euro

Origini albanesi, da 34 anni in Italia, Nezhaj è orgoglioso di essere stato la prima partita Iva del suo paese aperta nel Comune di Venezia. Ha un'impresa edile, si occupa di immobiliare, più di recente ha aperto il tre stelle "Regina Cornaro", primo albergo di campo Santa Margherita. Ora raddoppia con il ristorante. «Sono stato costretto a farlo. A quegli spazi rimasti vuoti, dopo la chiusura della banca, si era interessato un altro locale del campo che voleva aprici un secondo bar - racconta - avrebbero portato solo schiamazzi giorno e notte. Per il mio albergo sarebbe stata la fine. Così l'ho preso in affitto io. Il mio sarà un locale di qualità, ben frequentato. Faremo cucina veneziana, carne e pesce». Nezhaj tiene a ribadire che il suo non sarà un locale in più che si aggiungerà ai tanti del campo. «Abbiamo acquistato la licenza del bar cinese, che così abbiamo fatto chiudere. Quanto ci è costata? Tantissimo, per fortuna il pagamento è rateizzato». Qualche centinaia di migliaia di euro? «Anche 400-500mila» puntualizza.

Tavoli esterni

In questa prima fase il "Regina Cornaro" potrà contare su dei tavolini esterni da sistemare nella corte interna del palazzo. Ma in prospettiva conta di ottenere anche una porzione di plateatico sul campo. L'attuale pianino non lo prevedeva per la banca, ancora da capire se il nuovo locale potrà "ereditarlo" dal bar da cui ha acquistato la licenza. «Farò domanda e spero che il Comune la accolga - continua l'imprenditore - Nel corso degli anni ho dato tanto alla comunità veneziana, ho finanziato ad esempio varie società calcistiche, in particolare giovanili. Venezia è in debito con me e non ho mai chiesto nulla a nessuno. Anche per Santa Margherita la mia attività sarà una miglioria. Spero e credo che il plateatico prima o poi me lo daranno». Quanto all'insegna storica della Carive, che nei mesi scorsi il giornalista Maurizio Crovato aveva chiesto fosse mantenuta a ricorda del passato, Nezhaj allarga le braccia: «Mi spiace ma non potevo certo chiamare il mio ristorante "Agenzia 3". Meglio "Regina Cornaro", che visse in questo palazzo».

Ultimo aggiornamento: 9 Maggio, 10:25 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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