Elezioni europee. I candidati. Pd, il capolista a Nordest è il governatore dell'Emilia Romagna. I 4 veneti in corsa: Moretti tenta il bis e Zan si "duplica"

Lunedì 22 Aprile 2024 di Alda Vanzan
Elezioni europee. I candidati

Sarà il governatore dell'Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, il capolista del Partito Democratico alle prossime elezioni Europee a Nordest, la circoscrizione che raggruppa Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige e, appunto, Emilia-Romagna.

Considerata chiusa la partita del terzo mandato per i presidenti di Regione, Bonaccini ha dunque deciso di lasciare Bologna per Bruxelles.

Elezioni europee, candidati a Nordest

Una corsa che interesserà anche quattro veneti: la vicentina Alessandra Moretti, che sta ultimando il suo primo mandato di europarlarmentare; il deputato padovano Alessandro Zan, esponente della comunità Lgbt, noto per aver promosso e ottenuto il primo registro anagrafico italiano delle coppie di fatto (candidato anche nella circoscrizione Nordovest); il trevigiano Andrea Zanoni, consigliere regionale, già europarlamentare dal 2011 al 2014; il bresciano, ma veronese d'adozione, Ivan Pedretti, già segretario del sindacato pensionati Spi Cgil nazionale e prima ancora veneto.

Dei 15 candidati a Nordest, ieri la direzione nazionale del Pd guidatta da Elly Schlein ne ha resi noti 12. In questo ordine: Stefano Bonaccini, Annalisa Corrado, Ivan Pedretti, Elisabetta Gualmini, Alessandro Zan, Alessandra Moretti, Giuditta Pini, Silvia Panini, Antonio Mumolo, Sara Vito, Marcello Saltarelli, Andrea Zanoni. Al secondo posto in lista dopo Bonaccini, Schlein ha dunque voluto Annalista Corrado, classe 1973, ingegnera romana esperta nel settore della transizione energetica che fa parte della segreteria nazionale del partito con deleghe ambientali. Oltre a Bonaccini, dall'Emilia Romagna ci sono: Elisabetta Gualmini, ordinaria di Scienze Politiche all'Università di Bologna, eurodeputata uscente; Giuditta Pini, già deputata italiana nelle precedente legislatura, dell'area di Matteo Orfini; Silvia Panini, rappresentante del movimento progressista e pan-europeo Volt; Antonio Mumolo, consigliere regionale e presidente dell'associazione Avvocato di strada; Marcello Saltarelli, anch'egli di Volt. Infine, dal Friuli Venezia Giulia, Sara Vito, segretaria provinciale del Pd di Gorizia.


Nel 2019 il Pd aveva eletto a Bruxelles quattro deputati (Carlo Calenda, che poi ha lasciato il posto ad Achille Variati; Elisabetta Gualnini, Paolo De Castro, Alessandra Moretti). Le aspettative sono di eleggere ancora quattro eurodeputati: oltre a Bonaccini, i più quotati sono Corrado, Gualmini, Zan (che però potrebbe farcela anche a Nordovest), Moretti.


LE REAZIONI
«Le proposte di candidatura emerse nella nostra direzione regionale sono state confermate - ha detto il segretario veneto Andrea Martella -. È una lista ricca di personalità di rilievo, competitiva, aperta all'esterno, con una forte connotazione veneta. E il capolista Bonaccini saprà rivolgersi al tessuto produttivo della nostra regione». Non è stato ricandidato l'uscente Paolo De Castro e a dispiacersene è il senatore di FdI, Luca De Carlo: «So che questa scelta dovrebbe - opportunisticamente - farmi felice, ma l'esclusione di De Castro dalle liste europee del Pd rischia di essere un grave danno per l'Italia. Non entro nel merito delle scelte degli altri partiti, ma è indubbio che a De Castro va riconosciuto il merito di anni di duro lavoro a difesa degli interessi dei veri agricoltori. La sua assenza rischia di lasciare spazio a tutta quell'area pseudo-ambientalista sostenitrice aprioristicamente e propagandisticamente del Green Deal, e questo certo non farà il bene della nostra nazione. A De Castro il mio ringraziamento per aver lavorato in Europa per la difesa degli agricoltori».

Ultimo aggiornamento: 11:52 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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