Perseguitata dall'ex fidanzato ma «non è credibile». Poi l'ultima drammatica lite: «Mi ha picchiata e lanciata nel canale della Giudecca»

Mercoledì 5 Luglio 2023 di Nicola Munaro
Perseguitata dall'ex fidanzato ma «non è credibile». Poi l'ultima drammatica lite: «Mi ha picchiata e lanciata nel canale della Giudecca»

VENEZIA - A dicembre 2022 il racconto di Anna (il nome di fantasia con il quale abbiamo raccontato la storia della quarantenne della Giudecca perseguitata dall'ex fidanzato) non sarebbe stato ritenuto del tutto credibile.

Per questo - come confermato da fonti vicine alle indagini - la procura non aveva accolto la richiesta del legale della donna, l'avvocato Vincenzo Di Stasi, supportata anche dalla segnalazione dei carabinieri che avevano ritenuto l'ex fidanzato pericoloso per lei, chiedendo alla procura l'emissione di una misura cautelare. Anna era stata anche sentita in procura in quei giorni a integrazione delle prime denunce (a metà dicembre) ma la sua versione dei fatti non aveva convinto il magistrato che così non aveva dato il via libera all'apertura di un fascicolo per "codice rosso" in tutela delle donne vittime di violenze domestiche.

LE DENUNCE

Il resto è la cronaca raccontata nelle denunce - circa una decina - depositate dalla quarantenne nella caserma dei carabinieri di San Zaccaria e in quella della questura, a Santa Chiara. Sono resoconti di messaggi, chiamate insistenti (anche venti in una sola sera), porte di casa sfondate (due volte in due giorni) e del lancio in canale della Giudecca dopo l'ennesima lite davanti all'Hilton Molino Stucky, il 5 giugno. L'ultima denuncia è stata firmata lunedì pomeriggio nei confronti di una donna e suo marito che avrebbero aggredito Anna alla Giudecca il 29 giugno, colpendo lei e il suo cane: due persone - sostiene lei - legate in un qualche modo al suo ex fidanzato, che nel frattempo è stato assunto e lavora in una ditta a Venezia. Gli episodi più gravi, quelli che avevano portato alla firma delle denunce, sono avvenuti le sere del 10 e del 12 dicembre quando lui aveva sfondato la porta d'ingresso del palazzo nel quale vive la donna e, il 12 sera, l'aveva aspettata a casa mettendole l'appartamento a soqquadro e ferendosi lui stesso. «Mi ha sequestrata dentro casa mia, io piangevo. Sono stata su quell'angolo del divano immobile, mi sono sentita schifosa quando sono scappata senza nemmeno chiamare il mio cane, che lui aveva già maltrattato. Avevo paura - ha raccontato - Vivo nel terrore che torni da me, non ho nemmeno più i coltelli in casa per timore che sfondi di nuovo la porta».

L'INIZIO

Anna e il suo ex fidanzato si conoscono ad agosto 2022 e si frequentano per alcuni mesi. «All'inizio - racconta Anna - era tutto normale, poi ha iniziato a cambiare, ha ripreso a bere ed è diventato violento. Io non volevo una relazione così e dopo due mesi l'ho lasciato». Da quel momento le cose, per lei, peggiorano: viene pedinata, ci sono appostamenti sotto casa, messaggi, chiamate e minacce. A dicembre lui le rovescia casa e le impedisce di uscire per una notte. Poi il lancio nel canale della Giudecca: «Mi aveva picchiata, sentivo il sangue e mi sono ritrovata immersa nell'acqua».

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