VENEZIA - A Venezia a settembre il numero dei posti letto per turisti supera quello dei residenti: 49.693 a 49.304.
«Noi calcoliamo i residenti, sempre in calo dal 2008, mentre "Ocio" segue l'andamento turistico e incrociando i dati emerge oggi che da qualche giorno c'è stato il sorpasso», ha detto Matteo Secchi, fondatore di Venessia.com. «Praticamente - ha aggiunto - il rapporto è alla pari, residenti-turisti, se non addirittura peggiore per gli abitanti della città. La città non è più nostra, siamo una minoranza, noi continuiamo a calare e i posti letto aumentano; tra qualche anno avremo un rapporto sproporzionato in modo tale che Venezia sarà un albergo diffuso senza abitanti». Secondo Secchi «la monocultura turistica è pervasiva e infatti, oltre a riempire i vuoti, contribuisce ad aggravare l'esodo degli abitanti tanto che la città storica perde mediamente 2,23 abitanti al giorno, mentre l'intero estuario ne perde quasi tre, che la politica, locale e nazionale, non è stata in grado o non ha voluto salvaguardare. Tutelare la residenzialità dei cittadini significa tutelare Venezia, perché una città senza i suoi abitanti diventa altra cosa. La linea è tracciata e, continuando a percorrerla di questo passo senza alcun intervento che possa invertire la tendenza, ben presto Venezia diventerà una non-città», ha concluso.