LA GIORNATA
VENEZIA È andata. L'acqua alta ha raggiunto i 150 centimetri

Lunedì 18 Novembre 2019
LA GIORNATA
VENEZIA È andata. L'acqua alta ha raggiunto i 150 centimetri e poi ha cominciato a calare. E, stando alle previsioni, quello di ieri dovrebbe essere stato l'ultimo attacco ad un livello tanto eccezionale. Alle 13.40, quando l'acqua si è fermata, i veneziani della città e delle isole hanno tirato un sospiro di sollievo e nei negozi del centro, qualcuno ha messo la musica a tutto volume e ha cominciato a ballare. Ma nell'ultima settimana, con tre eventi di marea sopra il metro e mezzo (fatto mai registrato nella storia della città) e soprattutto con la disastrosa alluvione di martedì notte, i danni sono ingenti. Il sindaco Luigi Brugnaro parla senza problemi di almeno un miliardo di euro e, dopo la passerella di mezzo Governo e alte cariche dello Stato, si prepara a battere cassa. Perché è chiaro che i 20 milioni stanziati giovedì dal Consiglio dei ministri sono solo un ristoro d'urgenza per le piccole spese.
Ora a Venezia la vita può ripartire, si ripulirà tutto senza temere che l'acqua torni all'indomani. Negozi, supermercati, bar, ristoranti e scuole potranno riaprire dopo sei giorni. Ieri mattina, però, lo stato d'animo era cupo, come il cielo temporalesco sopra la città.
LA MATTINA
Durante la notte tra sabato e ieri l'acqua non è mai scesa sotto i 90 centimetri e l'attesa era di 155-160 per le 12.30, poi ritardata alle 13. Un temporale scatenatosi in mezzo all'Adriatico ci ha messo lo zampino e ha fatto da muro allo scirocco che, atteso per le 23 di sabato, ha cominciato a soffiare con forza 12 ore dopo. Alle 9 è stata chiusa piazza San Marco per evitare che i turisti (accorsi in massa) combinassero guai con la loro smania di fotografarsi e alle 12 è stato sospeso il servizio di trasporto pubblico, sempre per ragioni di sicurezza. Il mare era grosso, con onde anche di 5 metri, ma alla fine la città ha scampato un altro evento disastroso. Molti luoghi sono andati sotto, tra cui le chiese, e la conta dei danni si farà una volta che l'acqua se ne sarà andata.
Il Centro previsioni maree del Comune ha lavorato per una settimana a pieno regime e i tecnici (fisici e ingegneri) hanno passato la notte in bianco perché qualcosa non tornava. Poi la realtà ha confermato la stima e la misura è stata inferiore solo perché il vento ha cominciato a soffiare tardi. L'acqua però, anche quando scendeva, ha fatto le bizze passando rapidamente da 113 a 126 per poi scendere a gradini. Un po' come un grafico di borsa.
IL SINDACO
«Adesso che è finito - ha spiegato Brugnaro, atteso dalle televisioni di mezzo mondo - dobbiamo cogliere questo momento storico e portare a casa le risorse che lo Stato ci ha promesso. I 20 milioni stanziati dal Consiglio dei ministri sono solo un assaggio, perché i danni sono tantissimi. Questa è l'occasione per pretendere il completamento del Mose e rifinanziare la Legge speciale rilanciando tutta la città. Noi non ci arrenderemo mai». Da oggi il sindaco, nominato commissario delegato per l'emergenza dal Governo, predisporrà la modulistica per la richiesta dei primi danni: fino a 5mila euro per i privati e fino a 20mila per le aziende.
IL PATRIARCA
Ieri il patriarca Francesco Moraglia ha affidato una preghiera per Venezia alla madonna della Salute (la cui festa sarà celebrata giovedì 21): «Poniamo nelle tue mani di Madre le nostre chiese, le nostre case, le nostre attività, le persone a noi care e noi stessi». Poi si è recato a Murano, incontrando residenti, negozianti ed esercenti dicendo loro di non mollare. Poi ha celebrato la messa a San Donato, basilica antichissima e colpita duramente nei suoi mosaici, ricordando che i momenti di difficoltà sono anche grandi opportunità. Oggi, monsignor Moraglia sarà nelle isole di Burano e Mazzorbo.
Finito il periodo di chiusura forzata delle scuole. Oggi riprenderà l'attività didattica in tutti gli istituti: asili nido, scuole dell'infanzia, scuole elementari, medie e superiori. Anche l'Università di Ca' Foscari riprenderà le lezioni.
Per oggi il Centro maree prevede un massimo di 110-115 centimetri alle 13.20. Domani si potrebbe raggiungere la stessa misura alle 15.
Michele Fullin
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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