FERRARI, IL DISASTRO È DOPPIO `

Lunedì 18 Novembre 2019
FERRARI, IL DISASTRO È DOPPIO `
FORMULA 1
SAN PAOLO Dite 33, cioè Verstappen. L'olandese, ottava vittoria in carriera, si è vendicato dello scorso anno quando, in testa alla gara, venne buttato fuori dalla Force India di Ocon. Un Gran Premio del Brasile pazzesco con un risultato finale, in pista, assolutamente imprevedibile, con il giovane francese Pierre Gasly al secondo posto, a segnare un colpo per i motori Honda, grazie a Red Bull e a Toro Rosso. Il successo del pilota della Red Bull ha incrementato la sua fama, tanto che per il GP in programma il prossimo anno sulla pista di casa sua, a Zandvoort, sono stati già richiesti 1 milione e 600 mila biglietti!
Ma non basta: in pochi minuti è successo qualcosa che ha dell'incredibile: dal ritiro della Mercedes di Bottas, la prima da un anno e mezzo (in Austria), all'autentico suicidio dei piloti della Ferrari che si sono autoeliminati nel tentativo di agguantare almeno un terzo posto, al 66° dei 71 giri mentre lottavano per salire sul podio. E poi un errore di Hamilton che ha praticamente buttato fuori pista il debuttante thailandese Alex Albon lanciato verso il secondo posto per una nuova storica doppietta Red Bull.
LA GIOIA
«Mi sono divertito molto - ha detto Max, dopo aver urlato a lungo via radio la sua gioia con lo stesso tono di Senna quando si era imposto per la prima volta nella sua San Paolo -. Anche Lewis era molto veloce, ho dovuto continuare a spingere. Con le soste ai box per cambiare le gomme, grazie a una buona strategia rientrava un giro prima. Abbiamo dovuto fare dei pit stop perfetti per recuperare. Comunque un paio di volte lo ho superato con belle manovre per riprendermi il primo posto. Poi sono riuscito a continuare la gara dopo la Safety Car con le gomme che avevo. Alla fine è stato incredibile. La gara è stata davvero fantastica ed è grandioso averla vinta. Ho cercato di spingere a tutta per avvicinarmi alla sua Mercedes perché quella era la mia unica possibilità, poter usare il DRS. Sapevamo di avere un'ottima velocità di punta per tutto il weekend e sicuramente sono molto contento di aver schiacciato l'acceleratore al massimo e di aver centrato una meravigliosa vittoria».
LE PENALIZZAZIONI
La classifica ufficiale della corsa è stata a lungo in sospeso, perchè la direzione gara ha chiamato a rapporto dai commissari Vettel e Leclerc, ma anche Hamilton e Albon. Inoltre, molti piloti sono finiti sotto inchiesta per avere usato l'ala mobile quando il GP era ancora sotto regime di safety car. L'inglese è stato penalizzato di 5'' ed è scivolato in settima posizione. «E' stata colpa mia - ha ammesso Lewis - devo chiedergli scusa. La Mercedes non è stata competitiva nè in qualificazione, nè in corsa. Ma negli ultimi giri, dopo aver montato nuove gomme morbide, avevo la sensazione di poter raggiungere Verstappen. Ho tentato il tutto per tutto. Ma ho sbagliato perché l'ho stretto troppo nel mio tentativo di sorpasso e l'ho urtato». Resta comunque il fatto che i vari episodi hanno consentito a Sainz di passare il traguardo in quarta posizione (poi tramutata in terza), partendo da ultimo e a Raikkonen e Giovinazzi di terminare 4° e 5° con l'Alfa Romeo (non succedeva dal 1951). Ora, con Hamilton campione e Bottas matematicamente secondo, a due settimane dalla conclusione del campionato ad Abu Dhabi, Verstappen è terzo a quota 260 punti. Soltanto Leclerc (249) avrà la possibilità di strappargli il podio iridato, perchè Vettel (230) è già tagliato fuori.
Claudio Russo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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