Nove arresti (6 in carcere e tre ai domiciliari) per il nuovo stadio della Roma a Tor Di Valle. L'accusa è associazione per delinquere finalizzata alla commissione di condotte corruttive e di una serie indeterminata di delitti contro la pubblica amministrazione. Di seguito i nomi.
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In carcere:
Luca Parnasi, classe '77, imprenditore, figlio ed erede di Sandro. Sono opera dei Parnasi il quartiere Torrino, presso l’Eur, e i due grattacieli della Capitale accanto al centro commerciale Euroma2.
Luca Caporilli, nato a Olevano Romano nel 1964, collaboratore fidatissimo di Parnasi e dirigente della Eurnova.
Simone Contasta, nato a Chieti nel 1978, collaboratore di Parnasi e dirigente della Eurnova.
Nabor Zaffiri, nato nel 1977 ad Avezzano, collaboratore di Parnasi nel ruolo di avvocato aziendale del gruppo Parnasi.
Gianluca Talone, nato a Roma nel 1977, collaboratore di Parnasi e commercialista di fiducia, cura gli interessi di alcune società del gruppo Parnasi,
Giulio Mangosi, nato a Roma nel 1979, collaboratore di Parnasi.
Ai domiciliari:
Adriano Palozzi, vicepresidente del Consiglio Regionale del Lazio. Nato a Marino (Roma) il 17 luglio 1975 è stato eletto nelle elezioni del 4 marzo scorso nelle liste di Forza Italia.
Michele Civita, ex assessore regionale all'Urbanistica e ai Trasporti del Pd nella giunta Zingaretti. Prima ancora fu assessore provinciale alle Politiche del Territorio e Tutela Ambientale.
Luca Lanzalone, presidente Acea ha seguito, in veste di consulente per la giunta cinquestelle, il dossier sullo stadio a Tor di Valle.
Tra i 27 indagati ci sono i capigruppo in Campidoglio Paolo Ferrara (M5S) e Davide Bordoni (Fi)
Il M5S, che pure nella campagna elettorale del 2016 si era opposto a questa controversa operazione calcistico-immobiliare, avrebbe voluto portare la delibera in Aula Giulio Cesare entro fine luglio, in tutta fretta, insieme alla convenzione urbanistica, in modo da far iniziare i lavori entro fine anno, come hanno chiesto più volte i privati.