Quel ciuffo biondo platino sui capelli scuri ripreso dalle telecamere del sistema di video sorveglianza nei pressi del bar Cannatà ha tradito il diciassettenne di Anzio arrestato dalla polizia insieme a un diciottenne per il tentato omicidio di Larlry Ouarby, marocchino di 40 anni. All'alba del dieci dicembre scorso, mentre usciva dal bar in viale Marconi ad Anzio Colonia dopo aver messo a segno un furto, l'extracomunitario era stato aggredito a calci e pugni alla testa dai ragazzi, entrambi incensurati, e poi colpito da almeno tre di coltellate alla schiena. Dopo due mesi e mezzo di indagini gli uomini della Squadra investigativa del Commissariato di polizia di Anzio guidati dalla dirigente Tommaso Niglio, hanno ricostruito tutta la storia riuscendo a risalire ai responsabili della brutale aggressione.
I FATTI
Il diciassettenne è stato portato in Comunità, mentre al diciottenne sono stati concessi gli arresti domiciliari: entrambi sono accusati di tentato omicidio e lesioni.
Attraverso l'esame dei tabulati telefonici è stato così possibile accertare che il minorenne, forse impaurito, dopo aver aggredito Larlry Ouarby insieme all'amico diciottenne aveva telefonato alla sorella chiedendole di dare l'allarme. Esaminando le registrazioni delle telecamere di controllo di alcune attività commerciali, gli investigatori hanno potuto ricostruire i momenti che hanno preceduto l'aggressione. In un filmato si vede il diciassettenne che cammina lungo viale Marconi in direzione di via Ardeatina dove incontra due amici davanti ad un ristorante. Poco dopo il gruppetto è tornato indietro, sempre lungo viale Marconi. Percorsi circa duecento metri dalla rotonda dell'Ardeatina, passando davanti al bar Cannatà proprio nel momento in cui il ladro stava sgattaiolando da sotto la saracinesca del bar che aveva appena forzato e lasciato semiaperta per introdursi nel locale. Aveva rubato il denaro della cassa.