«Diabolik, funerale privato» I parenti: facciamo ricorso

Sabato 10 Agosto 2019 di Alessia Marani
«Diabolik, funerale privato» I parenti: facciamo ricorso

Funerali in forma privata, a porte chiuse per Diabolik, al secolo Fabrizio Piscitelli, il leader degli Irriducibili della Curva Nord dell'Olimpico ucciso mercoledì pomeriggio nel parco degli Acquedotti a Roma. Lo ha deciso «per motivi di ordine pubblico» il questore di Roma Carmine Esposito. Per gli inquirenti Diabolik è un «boss» a tutti gli effetti e per questo un funerale stile padrino come quello fatto nell'agosto del 2015 a Vittorio Casamonica a Don Bosco «non s'ha da fare». Bisogna evitare, insomma, questo il mood della questura, che la cerimonia funebre possa diventare una sorta di processo di «normalizzazione» se non di «santificazione» di un personaggio che nella vita ne ha accumulate di tutti i colori. Una decisione che, però, ha mandato su tutte le furie la famiglia.

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PULLMAN IN ARRIVO
La moglie Rita Corazza e la sorella Angela, tanto distanti nella vita, ma accomunate da un unico dolore. Entrambe si oppongono a quello che vivono come «un diktat», ossia la decisione di dovere svolgere il rito religioso «alle ore 6 di martedì 13 agosto presso la cappella del cimitero Flaminio, in forma strettamente privata con tutte le cautele atte ad assicurare la tutela dell'ordine pubblico e della sicurezza dei cittadini», come si legge nell'ordinanza del questore. «Addirittura - si dispera Rita - vogliono che siamo al massimo trenta persone e che Fabrizio sia cremato entro un giorno. Assurdo. Mio marito, al contrario di ciò che si pensa e si legge, era un uomo amato e rispettato da tanti amici e tifosi. Loro erano e sono la sua seconda famiglia, questi ragazzi stanno tornando dalle vacanze, stanno disdettando viaggi e stanno organizzando i pullman per esserci, romanisti, laziali, tutti, e nell'abbraccio consolatorio di tutti, senza esaltazioni, avremmo voluto e vogliamo dargli l'ultimo saluto. Mio marito non ha mai subito condanne per associazione mafiosa o provvedimenti come il 41 bis - continua - e i beni che gli erano stati sequestrati, ci sono stati restituiti. Per la sicurezza di chi si cancella il suo funerale? Così ce lo ammazzano una seconda volta».

LA TECA IN VIA AMULIO
La famiglia aveva pensato a tutto: prima la camera ardente, con il corpo di Fabrizio adagiato e protetto in una teca di vetro, in quella che era la dimora del capo ultrà, ovvero nella sede degli Irriducibili di via Amulio, poi uno spostamento di pochi metri, nella vicina e grande chiesa di Santa Maria Ausiliatrice sulla Tuscolana per la cerimonia religiosa. Niente corteo fino al camposanto, solo parenti più stretti e nemmeno l'anziano padre, 89enne e con problemi di salute. «Abbiamo pensato anche a cremarlo - aggiunge Rita - proprio per evitare di dargli una tomba che diventi una sorta di luogo di pellegrinaggio o di culto con tutto lo strascico di polemiche e conseguenze che ne deriverebbe. Dopo il funerale, Fabrizio sarebbe tornato a essere solo il nostro Fabrizio, in attesa che chi lo ha ammazzato venga assicurato alla giustizia. Non abbiamo avuto il tempo di spiegarlo». Tutti pensieri che Rita ha scritto anche in una lettera. «Sono disposta a incatenarmi a San Pietro, a legarmi a un ponte pur di avere un funerale dignitoso e con un'anima per mio marito», dice.

LA RABBIA DELLA SORELLA
La sorella Angela annuncia un ricorso al Tar e ieri sera ha scritto al Questore, al Prefetto e al ministro dell'Interno ribadendo «l'intenzione di celebrare liberamente il funerale di mio fratello usando tutti gli strumenti a disposizione in un Paese democratico». «Martedì un funerale come vogliono loro non si farà.
In sostanza, prima mio fratello è stato ucciso fisicamente e ora dovrebbe esserlo anche nei ricordi e nei sentimenti di tutti coloro, e sono tanti, che gli hanno voluto bene». Il ricorso al Tar potrebbe sospendere le esequie. E per la decisione potrebbero passare anche 90 giorni. Ma con un decreto di urgenza già in una settimana potrebbe pronunciarsi. «Fabrizio non avrà pace finché non avrà un funerale vero, la sua gente verrà lo stesso. L'ultimo saluto a Fabrizio lo organizzeremo comunque», sostiene Rita.

Ultimo aggiornamento: 11:38 © RIPRODUZIONE RISERVATA