«È il momento ormai, dopo tutto il tempo speso su questo progetto, che la città abbia la possibilità di vedere un investimento di tale portata e che la Roma possa effettivamente lavorare alla costruzione» del nuovo stadio di Tor di Valle. Dopo una serie di annunci, ritardi burocratici, contrattempi di ogni sorta (l'ultimo dei quali ha portato all'arresto del costruttore Parnasi, proponente del progetto con la società Eurnova), la Roma sente finalmente di essere a un passo dalla posa della prima pietra.
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Il vicepresidente esecutivo del club giallorosso, Mauro Baldissoni, è chiaro al termine della conferenza organizzata in Campidoglio per svelare la relazione del Politecnico di Torino sull'impatto dell'opera sui flussi del traffico. «Non siamo sorpresi, ci attendevamo un esito positivo - sottolinea -, perché anche nella precedente bozza si sosteneva che gli studi sul traffico erano stati fatti in modo professionale». Insomma, non si attende altro che il semaforo verde. «Non parliamo adesso di date ipotetiche, continuiamo a lavorare per risolvere le ultime tematiche riguardo la conclusione della convenzione urbanistica tra proponente e amministrazione - spiega Baldissoni -. Ci sono temi tecnici da definire, e immaginiamo di riuscire a farlo in tempi molto ristretti. Per Montuori (assessore all'Urbanistica, ndr) c'è la possibilità di essere pronti entro un mese. Da lì in poi ci aspettiamo che sia possibile concludere tutta la procedura, inclusi i passaggi consiliari, nel giro di poche settimane, quindi il prima possibile».
Parallelamente andrà avanti la trattativa fra il presidente della Roma, James Pallotta, e il nuovo management di Eurnova (non è escluso un vertice a Boston nelle prossime settimane) per l'acquisto delle quote del progetto e dei terreni di Tor di Valle.