Il campione olimpico fuori dalla finale mondiale dei cento metri: Marcell Jacobs si piazza solo quinto nella prima semifinale con il tempo di 10”05, vinta da Lyles.
Marcell, servivano i 10” netti per il passaggio del turno.
«Immaginavo. Che dire: sono molto contento rispetto alla gara di sabato. Mi manca il feeling con le gare, con i blocchi, con lo starter. Certo stare fuori per 4 centesimi un po’ si rosica. Con 10”05, negli altri campionati del mondo, si entra in finale».
Si rimprovera qualcosa?
«No, non posso rimproverarmi niente. Potevo restare a casa visti gli infortuni e la stagione che ho avuto, ma volevo mettermi in gioco perché i miei avversari parlano troppo. Volevo fargli capire che io non ho paura di essere sconfitto o di sfidarli, e che se non gareggio c’è un motivo valido».
Come si sente fisicamente?
«Anche abbastanza bene. Avevo un po’ di tensione durante il riscaldamento. Però, fortunatamente il dolore non peggiora, è stabile. Poi dentro lo stadio, con l’adrenalina, non l’ho proprio sentito».
Tecnicamente, invece, che semifinale è stata?
«Rispetto alla prova nelle batterie molto meglio. Ho migliorato tanto, ma potevo fare qualcosa meglio. Forse sono stato troppo contratto, non sono riuscito a lasciarmi andare come avrei voluto. Devo rivederla. Quando gareggio spengo tutto e non riesco a capire quello che ho fatto».
Dell’eliminazione di Kerley, cosa ne pensa?
«Nessuno se l’aspettava, vista la stagione che ha avuto. Però si sa: i 100 metri sono una specialità difficile, non puoi sbagliare niente. Era in una semifinale complicata e non l’avevo visto benissimo sabato. Corre molto di forza. Non è il Kerley sciolto che si poteva vedere l’anno scorso. Però questa è l’atletica».
Ci sarà Jacobs in staffetta?
«Sì, la stagione non finisce qui. Abbiamo una staffetta importante da portare a casa, siamo i campioni olimpici, dobbiamo dare il massimo. Non vedo l’ora di tornare in pista».
Poi, farà altre gare?
«Mi piacerebbe andare in Cina il 2 settembre a Xiamen e se mi classifico nei primi tre puntare alla finale di Diamond League ad Eugene».
Cosa servirà l’anno prossimo per ritrovare il vero Jacobs?
«Dovrò fare il possibile per ritrovare la forma. So di non essere il vero Jacobs. Il vero obiettivo del prossimo anno non è solo allenarsi bene, ma restare in forma. Più rimango in forma, più posso allenarmi bene e più posso andare forte».