BOLZANO - Lutto nello sci per l'improvvisa morte, nella domenica di Pasqua, di Roland Thoeni, a 71 anni. Era cugino del grande Gustav, mito dello sci azzurro, di un anno più giovane di lui.
Se ne va comunque un grande atleta per lo sci azzurro, con un palmares in cui vantava 2 vittorie in Coppa del Mondo, negli slalom di Madonna di Campiglio e Pra Loup (marzo 1972), un mese il podio olimpico. Roland, infatti, vinse a sorpresa la medaglia di bronzo nello slalom speciale dei Giochi di Sapporo 1972, preceduto dallo spagnolo Ochoa, medaglia d'oro, e proprio da suo cugino Gustav, che fu argento con una grande rimonta nella seconda manche.
Roland è stato stroncato il 4 aprile da un malore all'ospedale di Bolzano dopo essere stato ricoverato nella giornata di venerdì 2, pochi giorni prima era stato operato all'anca.
Roland Thoeni era nato il 17 gennaio 1950 a Trafoi, da sempre legatissimo alla sua Val Venosta, viveva a Solda, a poca distanza dal cugino Gustav.
La carriera agonistica
Ottenne il primo risultato di rilievo a 21 anni (febbraio 1971) nello slalom speciale di Mürren, in Svizzera, classificandosi 7º. In Coppa del mondo anno magico fu il 1972: nel giro di quattro giorni, dal 15 al 18 marzo, fu ottavo nella discesa libera della Val Gardena, terzo nello slalom gigante sempre in Val Gardena (primo podio), poi due volte primo nello slalom speciale, a Madonna di Campiglio sulla celebre 3-Tre e a Pra Loup. La sua ultima apparizione in una gara internazionale fu la discesa libera dei XII Giochi olimpici invernali di Innsbruck 1976, chiusa al 14º posto.
La Federazione Italiana Sport Invernali ha subito espresso il proprio dolore stringendosi alla famiglia Thoeni