Sembrava una mattinata radiofonica come tutte le altre, tra analisi tattiche sul match disputato dalla Roma a Udine e commenti sulle condizioni di Ndicka, ma d'un tratto le onde di Tele Radio Stereo si sono improvvisamente caricate di un'emozione palpabile, trasformando la trasmissione sportiva in un momento decisamente commovente. Edoardo, un giovane tifoso giallorosso, ha chiamato il programma “Te la do io Tokyo”, non per parlare di calcio ma per raccontare la sua storia.
La chiamata
«Ciao sono Edoardo, non vorrei parlare della partita con l’Udinese», ha esordito, introducendo con voce tremante un argomento che ha immediatamente mutato l'atmosfera dello studio. «Sono un malato terminale, non so quando morirò ma la qualità della vita è quella che è. Quindi ho deciso di andare in Svizzera». Il silenzio che ha seguito le sue parole è stato assordante. Tutti, in studio e via radio, hanno colto il riferimento all'eutanasia, una scelta difficile e dolorosa, che per Edoardo si presenta come l'unica via d'uscita da un'esistenza ormai troppo gravosa.
Il sogno
Edoardo non ha perso il suo spirito da tifoso.
Gli appelli
La storia di Edoardo non è rimasta confinata tra le pareti dello studio radiofonico. Ha rapidamente fatto il giro della comunità giallorossa. Il club e i suoi sostenitori si sono stretti intorno a lui, inviandogli messaggi di sostegno e speranza. Lo stesso mister De Rossi si è messo alla ricerca del ragazzo, per potergli regalare (al di là della finale) un ultimo sogno.