«Sto male, c'erano tanti amici in quel volo. Non ero lì per una decisione dello staff, della dirigenza». Sono le parole di Claudio Winck, difensore della Chapecoense, non convocato per la trasferta in Colombia e quindi sopravvissuto alla tragedia aerea che ha visto morire 75 persone e tra queste giocatori, tecnici e dirigenti della squadra brasiliana. «Eravamo tutti amici, Matheus Biteco era come un fratello per me, lo conoscevo da quando aveva dieci anni e gli era appena nato un figlio - aggiunge l'ex difensore del Verona ai microfoni di Fox Sports -. Erano felici di andare a giocare una finale, era importante per noi, e ora siamo tutti qua, allo stadio, senza capire».
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