Inter, la Curva Nord contro Conte. Ma Mentana replica: «Comunicato farneticante»

Venerdì 31 Maggio 2019 di Salvatore Riggio
Inter, la Curva Nord contro Conte. Ma Mentana replica: «Comunicato farneticante»
La scelta di Antonio Conte come allentore dell'Inter ha fatto esplodere di rabbia la Curva Nord, che non gli perdona il suo passato da juventino. "Non dimenticare il suo passato bianconero e giudiziario. Accettiamo il fatto che da certi sospetti si sia svincolato espiando le sentenze che l'hanno riguardato, sebbene rimanga indelebile la colpa per la lunghissima militanza in una società da cui ci riteniamo lontani anni luce per stile e valori", si legge nel comunicato. Poi: "La nostra preoccupazione riguarda soprattutto l'aspetto morale. Essere interista significa vincere nel rispetto dell'avversario, accettare la sconfitta, le sentenze e non cercare alibi. Buon lavoro a mister Conte con l'augurio di dimostrarci presto di esser all'altezza dell'Inter. Il nostro messaggio e augurio è pertanto quello che mister Conte e con lui anche Marotta, si affidino a Lele Oriali e a Zanetti ed assimilino presto lo spirito di fratellanza che sta al centro dell'essere Inter e che non deve aver nulla a che vedere coi risultati sportivi. Noi non siamo la Juve. Per noi vincere non è l'unica cosa che conta". Qualche ora prima, Conte ha dovuto incassare la protesta sui social (con tanto di petizione per togliere il suo nome dallo stadio) dei suoi ex sostenitori, quelli bianconeri. Insomma, non c'è pace.
LA REPLICA DI MENTANA
Ma contro la Curva Nord si è subito schierato Enrico Mentana, giornalista e direttore di La7, noto tifoso interista. Scrive così su Faceboook: "Ho appena letto un farneticante comunicato della Curva Nord dell'Inter sull'arrivo del nuovo tecnico Conte. Oltre al resto, già di per sé allucinante, c'è una lunga tirata sui trascorsi giudiziari di Conte. Scritta da chi si è macchiato di reati sportivi e penali a ogni stagione, e pochi mesi fa ha orchestrato l'agguato contro i tifosi avversari prima di Inter-Napoli, e ne ha fatte di cotte e di crude, anche con cori indegni nei confronti di chiunque, giocatore nerazzurro o di altre squadre, non gli andasse a genio o non gli avesse baciato la pantofola. La gran parte dei gruppi ultras è così, ma del "mal comune" non so che farmene, e spero che la società e tutta la Lega di Serie A intraprendano una volta per tutte un'operazione di liberazione degli stadi, senza paura".

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