Un’altra zampata di Gatti regala alla Juve un pareggio insperato, quando ormai quasi tutti avevano perso le speranze.
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Ma la Juve fatica ben più del previsto contro l’11° in classifica in Liga, ma specialista in Europa League con 4 trofei negli ultimi 10 anni. Alla Juve manca lucidità e anche il coraggio di rischiare il tridente in un primo tempo di fatto regalato agli avversari. I bianconeri si svegliano nel finale, anche grazie alla scossa dalla panchina, protestano per un rigore netto non concesso da Siebert per fallo di Badé su Rabiot, tradiscono Vlahovic, Di Maria, Chiesa e Milik ma alla fine ci pensa Gatti. Il Siviglia parte forte con un colpo di testa prepotente di Ocampos, ancora Ocampos pericoloso ma Szczesny non si fa sorprendere. Vlahovic prova a svegliare la Juve, ma sul cross perfetto di Kostic spara alto disturbato dall’uscita di Bounou. Sull’altro fronte dall’ennesima incursione di Ocampos nasce il vantaggio degli spagnoli: contropiede e cross di Ocampos per En-Nesyri a rimorchio che spiazza Szczesny e firma il vantaggio del Siviglia. L’argentino è costretto a uscire per problemi fisici, ma l’inerzia della gara rimane degli spagnoli, mentre all’intervallo piovono fischi sulla Juve. Allegri corre ai ripari, dentro Iling-Junior e Chiesa al posto di Kostic e Miretti, fuori anche Bonucci per infortunio e Vlahovic (sbaglia tutto), ma la Juve fatica a finalizzare un gioco troppo confuso e a folate. Serve la mossa a sorpresa di Gatti in area, ora a Siviglia serve una vittoria per giocarsi la finale.
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