Milan, Pioli: «Io parafulmine? Un allenatore deve fare anche questo»

La conferenza dell'allenatore rossonero alla vigilia di Milan-Cagliari

Venerdì 10 Maggio 2024 di Salvatore Riggio
Milan, Pioli: «Io parafulmine? Un allenatore deve fare anche questo»

Penultima gara a San Siro del Milan di questa stagione. Al Meazza arriva il Cagliari, che ha bisogno di punti salvezza. Stefano Pioli ha un ultimo obiettivo con il club rossonero, prima di congedarsi: il secondo posto (e la qualificazione aritmetica alla Supercoppa Italiana): «Dobbiamo vincere perché siamo stati troppo a lungo senza vittorie perché il secondo posto è importante e non è ancora stato conquistato e perché occorre rispetto verso il club e i tifosi», ha detto il tecnico del Diavolo.

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La conferenza di Pioli

Pioli ha proseguito: «Come sto io? Non mi dà più fastidio nulla, l’unica cosa che mi darebbe fastidio sarebbe vedere una squadra senza motivazioni ed energia per finire al meglio. Ma la squadra sta bene. Non conta come sto io, poi a fine stagione col club si deciderà il nostro futuro. Florenzi dice che sono stato spesso un parafulmine? La figura dell’allenatore contempla anche questo ruolo, ovvero proteggere la squadre e la società, e per me non è mai stato un problema farlo». E sul Cagliari di Ranieri: «Stiamo parlando di un grandissimo allenatore che ho avuto la fortuna di avere da giocatore.

Io ho avuto tre maestri. Trapattoni, Bagnoli e Claudio. Claudio è un top, in tutto. Come stile, come signorilità, come capacità di motivare, come capacità di allenare. Dove è sempre andato ha sempre fatto un ottimissimo lavoro, ha sempre ottenuto grandissimi risultati, quindi lui sa quanto lo stimi, ma sa anche che la partita di domani sarà importante per loro ma è molto importante anche per noi quindi ci aspettiamo di fare bene».

Infine, su De Ketelaere: «I motivi della differenza tra il rendimento dello scorso anno e quello di quest’anno? Penso che possano essere due, per quello che posso sapere io. Charles l’anno scorso era la prima stagione in un campionato diverso, difficile, molto competitivo. Ha sofferto sicuramente questa novità. Quindi quest’anno si è ritrovato con un’esperienza superiore, in un ruolo che probabilmente è più adatto a quelle che sono le sue caratteristiche».


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