La cura di Rino Gattuso comincia a dare i suoi frutti. Il dicembre nero sembra essere messo alle spalle: iniziato con l’incredibile pareggio di Benevento (primo punto in A per i campani grazie al gol al 95’ del portiere Brignoli) e terminato con la sconfitta contro l’Atalanta a San Siro (0-2, il 23 dicembre). Sul finire, prima di Capodanno, la bella vittoria di Coppa Italia contro l’Inter (1-0, Cutrone ai supplementari), che ha dato slancio a una squadra capace di vincere tre gare di fila contro Crotone, Cagliari e Lazio. In sostanza, cosa è cambiato? Il Milan non ha più paura. Quando subisce un gol, reagisce e vince. Anche contro un’avversaria, vedi la squadra di Simone Inzaghi appunto, che sta lottando per la Champions. In secondo luogo, sono rinati alcuni giocatori chiave. Ed è questo il merito più grande di Gattuso. La difesa ha più equilibrio e aspettando Conti, i rossoneri si godono Calabria, autore di una gara perfetta condita con un prezioso assist per Bonaventura. E proprio Jack è un altro dei talenti ritrovati dal tecnico. È il simbolo della rinascita in mezzo al campo. Da mezz’ala è tornato a difendere e a inserirsi in fase offensiva, come sta facendo Kessie, autore della doppietta vincente di Cagliari. Davanti alla difesa sta cominciando a raccogliere applausi anche Biglia, dopo un avvio di stagione da dimenticare. Ma in via Aldo Rossi stanno brindando per la rinascita di Calhanoglu: il turco contro la Lazio ha giocato la sua migliore gara da quando è approdato a Milanello. Sulla corsia di sinistra nel tridente è un altro giocatore con i suoi dribbling, le sue conclusioni dalla distanza (Strakosha ne sa qualcosa) e le punizioni. Dalla prima è arrivato il gol del vantaggio firmato da Cutrone. Una rete messa a segno con il braccio: il giovane attaccante ora rischia la prova tv. Le giornate di squalifica potrebbero essere due (salterebbe Udinese e Spal) per «condotta gravemente antisportiva».
Ultimo aggiornamento: 21:19
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