dal nostro inviato
MILANO
«Non veniamo qui a fare le comparse». Daniele De Rossi a testa alta, qui a San Siro, che conosce da giocatore e non da tecnico. Ma da uomo di calcio, è uno stadio che ama. Come tutti, del resto. L'Europa League gli ha regalato il Milan, che non ha incontrato e né incontrerà in campionato.
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LE DIFFERENZE
È tutto diverso da quella gelida notte al Meazza lo scorso gennaio: diversi i risultati, l'atmosfera, la fiducia, oggi c'è più la visione di futuro e quello di De Rossi passa anche da questo doppio impegno, oltre che dallo sprint in campionato. Il clima è lo stesso, fa freddo in questa vigilia quasi come tre mesi fa. Daniele è molto simile a Pioli nell'idea di calcio: ama il gioco offensivo, il coraggio ma a differenza del collega, a volte mette da parte l'estetica per la sostanza. La difesa a tre oggi è un rifugio, prima un dogma. Un rifugio che può essere utile anche stasera per far fronte alle svolazzate di Leao e Theo, e per stare stretti intorno a Giroud, che dell'area è il re, specie di testa. La Roma le sue carte le ha e intende giocarle, da Dybala a Lukaku, da Pellegrini all'ex ElSha, e prova a sovvertire un trend negativo, specie nelle trasferte europee, laddove ultimamente è complicato vincere e la Roma non lo fa dal marzo del 2022 (vittoria in Conference sul campo del Vitesse, rete di Oliveira). Da lì, quattro pareggi e quattro sconfitte, che hanno comunque aperto le porte alla vittoria della terza coppa europea per importanza e alla finale di Europa League, persa con il Siviglia lo scorso anno. Quanto al Milan, non ci sono precedenti europei, ma la Roma non vince con i rossoneri da ben nove partite, l'ultima è firmata da Paulo Fonseca (reti di Dzeko, Theo e Zaniolo) all'Olimpico, a San Siro non arriva l'exploit dall'ottobre 2017, grazie ai gol di Dzeko e Florenzi, con Di Francesco in panchina.
LO STADIO DEI SOGNI
De Rossi qui a Milano, ora è l'ospite, ma crede nei suoi calciatori e in se stesso. «San Siro era lo stadio che volevo rivisitare, e ci ha pensato l'Europa League a portarmi qui. Mi trasmette emozioni enormi, è uno stadio che trasuda gloria. Qui sempre notti di grande calcio, siamo felici di esserci. E pronti». Pronti anche ad affrontare il temibile duo Leao-Theo? «Lì con la palla fanno male a tutti. Bisognerà sacrificarci, senza snaturarci. Noi magari abbiamo paura di loro, ma loro avranno paura di Dybala, che sta da quella parte. Pioli? Lo stimo, è andato bene in ogni squadra, di qualsiasi livello. Si è sempre evoluto. Il suo Milan è bello, armonico. E in condizione. Ci sentiamo alla pari? Noi abbiamo tutto da perdere, perché vogliamo la semifinale. Non veniamo a fare le comparse: il pareggio non esiste. Dobbiamo provare a vincere, a San Siro e poi all'Olimpico. Senza calcoli». Pioli si aspetta un altro Real-City. «Sarà un bello spettacolo, anche per i possibili colpi dei singoli. Non credo che siamo molto distanti dal livello della Champions. De Rossi sta facendo un ottimo lavoro perché è credibile e si fa seguire dalla squadra. Non è stato facile superare la Roma di Mourinho, e stavolta sarà diverso. I giallorossi hanno cambiato approccio e posizioni in campo, abbiamo studiato le partite con lui in panchina. Ma è arrivato il momento di dimostrare la nostra forza».© RIPRODUZIONE RISERVATA