Roma, ora è tutto un altro Schick

Sabato 28 Aprile 2018 di Alessandro Angeloni
Roma, ora è tutto un altro Schick
Cosi, mai. A Ferrara contro la Spal, gol a parte, i primi spunti di una ripresa che si pensava dovesse essere consumata alla prossima stagione; stavolta, la prestazione vera, sempre gol a parte. Gioca a destra nel tridente, col compito di venire dentro e affiancarsi all’amico Dzeko, quello che lo aveva “cazziato” brutalmente due settimane fa con il Genoa - per un movimento sbagliato. Patrik Schick oggi sembra un altro, sente la forza nelle gambe e nella testa e soprattutto, in questo periodo, sente l’odore di Champions, di quelle notti magiche che ti restano addosso. Perché lui c’era la sera di Roma-Barcellona, e ci sarà anche mercoledì nel tentativo bis di miracolo. 

Con il Chievo gli bastano appena nove minuti per esultare, la prima volta in campionato all’Olimpico (una volta aveva segnato in Coppa Italia), la seconda consecutiva dopo la Ferrara. Ma non è (solo) un fatto di gol, quel che colpisce di questo nuovo Patrik è la voglia di correre, di rincorrere, di farsi trovare con i sentimenti giusti dentro la squadra. Cala un po’ col passare dei minuti, con il risultato già in cassa e con un sogno da cullare. Quello, Kiev. Non sarà facile ma lui proverà a dare una mano, proprio come quella notte con il Barcellona. E questo Schick ora è il benvenuto.
Ultimo aggiornamento: 29 Aprile, 15:57
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