C’è poco da fare contro questo Cristiano Ronaldo, puoi solo sperare che non sia in giornata. Perché quando gira tutto come deve è semplicemente devastante, trascina quasi da solo il Real alle semifinali di Champions con una partita perfetta. Il primo gol è opportunismo puro, ma anche capacità – dettata dall’esperienza - di prevedere dove arriverà il pallone un attimo prima degli avversari, anticipandoli. Quando Isco mette la palla dentro lui ha già staccato Barzagli e Chiellini, pronto a fulminare Buffon. La Juve prova a limitarlo in tutte le maniere, ma lui rimane in agguato, pronto a colpire. Appena sembra essersi placato arriva puntuale il gol che ogni attaccante sogna di fare in carriera: rovesciata al volo, con portiere immobile. Giocata ad altissimo coefficiente di difficoltà, possibile solo grazie a doti fisiche e tecniche fuori dal comune.
Il cross di Carvajal Ronaldo lo va a recuperare in cielo e lo spedisce alle spalle di Buffon, spaccando la partita e frantumando ogni speranza bianconera. Dalle tribune dello Stadium si levano applausi per un gesto che rimarrà negli occhi dei tifosi e sulle copertine della Champions a lungo, ma lui ha ancora fame. E primo del fischio finale manda in porta Marcelo con un tocco da biliardo in area, poi ci prova ancora con un pallonetto su Buffon, e infine con un tiro velenoso sul primo palo.
Sono 9 reti in 6 gare alla Juventus, Zidane e Santos (ct del Portogallo) l’hanno aiutato a durare nel tempo, cambiando il suo modo di giocare. Cristiano a 31 anni ha capito di poter fare la differenza come e forse più di prima da centravanti, ruolo decisamente meno dispendioso rispetto a quello di esterno di attacco. E ultimamente accetta anche di saltare qualche partita, per preservarsi in vista di quelle decisive. Niente Las Palmas per presentarsi al 100% contro la Juventus allo Stadium, a occhio e croce riposare in Liga non gli ha fatto male…
Il cross di Carvajal Ronaldo lo va a recuperare in cielo e lo spedisce alle spalle di Buffon, spaccando la partita e frantumando ogni speranza bianconera. Dalle tribune dello Stadium si levano applausi per un gesto che rimarrà negli occhi dei tifosi e sulle copertine della Champions a lungo, ma lui ha ancora fame. E primo del fischio finale manda in porta Marcelo con un tocco da biliardo in area, poi ci prova ancora con un pallonetto su Buffon, e infine con un tiro velenoso sul primo palo.
Sono 9 reti in 6 gare alla Juventus, Zidane e Santos (ct del Portogallo) l’hanno aiutato a durare nel tempo, cambiando il suo modo di giocare. Cristiano a 31 anni ha capito di poter fare la differenza come e forse più di prima da centravanti, ruolo decisamente meno dispendioso rispetto a quello di esterno di attacco. E ultimamente accetta anche di saltare qualche partita, per preservarsi in vista di quelle decisive. Niente Las Palmas per presentarsi al 100% contro la Juventus allo Stadium, a occhio e croce riposare in Liga non gli ha fatto male…
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