Mai più fughe verso ipotetiche ed immaginarie Superleghe europee.
Il regolatore si occuperà di diversi aspetti delicati: il controllo delle licenze; verifica preventiva della solvibilità finanziaria dei club che dovranno presentare «solidi modelli di business»; test più rigorosi per aspiranti nuovi proprietari, britannici e stranieri; divieto assoluto di partecipare a competizioni separatiste come la Superlega europea; ridistribuzione delle ricchezze con un incremento delle risorse destinate alle categorie inferiori; maggior voce in capitolo ai tifosi; prevenire il fallimento di club storici, come nel caso del Bury e del Macclesfield. C’è anche la difesa di un’eccellenza britannica. «Il calcio inglese rimane una delle maggiori esportazioni culturali del Regno Unito. Rappresenta un modello per club e leghe di tutto il mondo», è scritto nel testo di presentazione del libro bianco.
La tentazione Superlega è una delle questioni di fondo: con questo regolatore il calcio inglese proteggerà se stesso e quella che, all’atto pratico, è già una Superlega: la Premier. L’altro tema delicato è quello dell’idoneità del test per aspiranti nuovi proprietario: l’acquisizione nell’ottobre 2021 del Newcastle da parte del fondo sovrano dell’Arabia Saudita e le offerte recapitate la scorsa settimana ai Glazer per il Manchester United hanno animato un dibattito anche extracalcistico. Amnesty International ha esortato la lega a modificare il test per affrontare le questioni relative ai diritti umani. L'offerta per il Manchester United dello sceicco Jassim bin Hamad Al Thani, presidente di una delle maggiori banche qatariote, preoccupa i gruppi LGBTQ+. C’è poi anche la solita battaglia per il denaro: English Football League, ovvero Championship, League One e League Two, reclamano maggiori risorse.
La Premier, sballottata tra offerte allettanti di nuovi investitori e richieste di maggiori contributi economici da parte delle leghe inferiori, avverte: «È fondamentale che la regolamentazione non danneggi il gioco o la sua capacità di attrarre investimenti e far crescere l'interesse».
© RIPRODUZIONE RISERVATA